Invasione di cimici sui Monti Cimini

di REDAZIONE –

VITERBO – Le temute cimici brune che hanno messo in allarme i paesi dei Monti Cimini saranno presto sconfitte. Già nei primi giorni di questa settimana, una precisa operazione di disinfestazione prenderà il via nei comuni colpiti, ma questa misura sarà limitata alle aree urbane e non si estenderà alle campagne agricole. Questo perché la causa principale dell’invasione sembra essere legata all’uso eccessivo di pesticidi, che necessita una revisione.

I paesi coinvolti finora nell’assedio delle cimici asiatiche includono Vignanello, Vallerano, Caprarola, Canepina, Fabrica di Roma e, secondo le segnalazioni, anche Corchiano. Questi insetti si stanno insediando sia nelle abitazioni che nei campi agricoli. La bonifica di queste aree richiederà l’utilizzo di mezzi specifici nella speranza di fermare la loro riproduzione. Sebbene le cimici brune non siano pericolose per gli esseri umani o gli animali, possono causare danni significativi all’agricoltura. Per combattere queste infestazioni, è probabile che vengano utilizzati insetticidi come il clorpirifos, il carbaryl, il bifenthrin, il cyfluthrin e il permethrin, già dimostratisi efficaci in altre situazioni.

Tuttavia, non si interverrà nelle campagne agricole. Invece, i sindaci potrebbero emanare ordinanze per regolare l’uso eccessivo di pesticidi. Questi prodotti, se usati in modo scorretto dagli agricoltori, potrebbero aver eliminato gli insetti predatori o concorrenti delle cimici brune, aprendo loro la strada per invadere interi paesi.

Al momento, sembra che le nocciole, il prodotto più famoso coltivato nella zona dei Monti Cimini, non abbiano subito danni significativi, fortunatamente, poiché il periodo di raccolta è quasi terminato. Tuttavia, la situazione potrebbe essere diversa per altri frutteti come peschi, meli, ciliegi, peri e lamponi, e i danni causati dalle cimici brune dovranno essere valutati.

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