Investimenti online: resta alta l’attenzione per le criptovalute

Il settore delle criptovalute, fra gli investimenti online, è quello che continua a destare maggior interesse fra i risparmiatori: mai come quest’ultimo anno, infatti, gli asset digitali hanno dimostrato di essere lo strumento finanziario ideale per ogni tipologia di risparmiatore. Gli holders, in particolare, hanno potuto beneficiare degli intensi rally rialzisti che, sulla maggior parte dei token, hanno contribuito a più riprese alla formazione di record storici di capitalizzazione, mentre gli speculatori non hanno avuto difficoltà ad interfacciarsi con ogni correzione dei prezzi, sviluppatasi in seguito a grandi uptrend. Nel corso dell’anno più volte i mini cicli ribassisti hanno segnato variazioni percentuali a doppia cifra, dando la possibilità ai trader di cercare spunti operativi short e ai cassettisti di riposizionarsi secondo il modello buy the deep.

Sarebbe importante, a questo punto, riuscire ad intuire eventuali sviluppi del settore nel futuro prossimo, ma è chiaro che le molteplici variabili in gioco possono stravolgere improvvisamente anche un piano di investimento ben fatto, perciò è sicuramente più utile elaborare una strategia in base alla caratteristiche del risparmiatore. In quest’ottica, capire come comprare le criptovalute online è il primo step da compiere per selezionare tutti gli strumenti più idonei alla costruzione di un buon modello operativo. Si tratta nello specifico di un passaggio essenziale, in quanto un approccio di lungo periodo al mercato degli asset digitali si sposa meglio con i servizi erogati dagli exchange, mentre per la negoziazione sul breve termine è preferibile la proposta dei broker online.

Come acquistare criptovalute su exchange

Un exchange è la piazza di scambio decentralizzata che ha il compito di far incontrare domanda e offerta sui vari token. Le peculiarità di questo canale di acquisto riguardano essenzialmente la capacità di adattarsi ai lunghi trend rialzisti: l’investitore, infatti, può solo comprare direttamente la criptovaluta e custodirla in un e-wallet, senza poter utilizzare il leverage.

Se da un lato l’exchange, quindi, limita il risparmiatore a disporre solo trade long, dall’altro presenta il vantaggio di non generare commissioni di rollover per il mantenimento di una posizione aperta in overnight. Inoltre tutte le società più importanti del settore offrono gratuitamente ai propri utenti un dispositivo digitale in cui detenere la valuta virtuale in attesa della futura riconversione e attraverso cui sfruttare lo staking.

Broker online: trading con i CFD su criptovalute

I broker online mettono a disposizione degli investitori la negoziazione degli asset digitali mediante il meccanismo di replica sintetica del prezzo, implementato dai Contratti per Differenza. Gli utenti, accedendo alla piattaforma di trading rilasciata dall’intermediario, possono inviare gli ordini di acquisto o vendita sui vari token con estrema semplicità, ma soprattutto hanno la piena disponibilità di una serie di funzionalità fondamentali per la costruzione di strategie di breve termine.

Tra queste ci sono l’interfaccia grafica per analizzare l’evoluzione della quotazione di un sottostante; la vendita allo scoperto per estrarre valore anche dalle tendenze ribassiste; la leva finanziaria per aumentare il controvalore di un trade; gli ordini condizionati per strutturare un corretto money management. Naturalmente ogni broker consente di testare tutti questi strumenti in modalità demo, per imparare ad utilizzarli al meglio.

Il fenomeno del pump and dump sulle criptovalute poco capitalizzate

Dando per assodato che chi negozia crypto asset sia in possesso di un adeguato profilo di rischio, è importante sottolineare che, indipendentemente dall’approccio operativo, bisogna sempre fare attenzione ai sottostanti che si intenda trattare, con particolare riferimento ai token poco capitalizzati.

Infatti, come riportato da una recente inchiesta apparsa su un importante organo di stampa, una pratica molto diffusa nel settore criptovalutario è quella più comunemente nota come pump and dump. Si tratta di una tecnica che ha l’obiettivo di gonfiare artificialmente i prezzi di un’attività finanziaria caratterizzata da bassi volumi di scambio, concertando acquisti simultanei, al fine di attirare con forti rialzi ignari risparmiatori, che, una volta conclusosi lo schema distributivo, rischiano di rimanere con prezzi medi di carico altissimi rispetto al valore corrente.

I.P.

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