di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Presentato presso la sala del Centro Diocesano di Documentazione (CeDiDo) p.zza San Lorenzo in Viterbo il libro Ireneo di Lione “Doctor Unitatis” del vescovo Orazio Francesco Piazza.
Ad accogliere il Cardinale Marcello Semeraro e l’Arcivescovo Fabio Fabene, un folto gruppo di sacerdoti, suor Francesca Pizzaia, madre superiora delle suore Alcantarine del monastero di Santa Rosa, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, il prorettore vicario dell’Unitus, Alvaro Marucci, l’assessore comunale Emanuele Aronne, il Questore Fausto Vinci, il Procuratore Paolo Auriemma e alcune autorità militari.
Al direttore del centro, Luciano Osbat il compito di introdurre la presentazione: “È un onore per noi presentare in questa sede il libro del nostro Vescovo. Ringrazio tutte le autorità , civili e militari, e ringrazio tutti i presenti. In una giornata come questa (25 aprile) che fatica a trovare le ragioni dell’unità, può essere un momento di fiducia e di speranza scoprire la figura di questo Vescovo, che è celebrato come teorico dell’unità”.
A seguire, l’intervento dell’arcivescovo Fabio Fabene, segretario del Dicastero Vaticano, che ha ringraziato il vescovo Piazza per aver dedicato il suo lavoro a Ireneo.
“La pubblicazione permette di conoscere in modo approfondito, questo antico padre della chiesa, dichiarato Dottore della Chiesa il 21 gennaio nel ’22 da Papa Francesco con la seguente motivazione: “Sant’Ireneo di Lione, venuto dall’Oriente, ha esercitato il suo ministero episcopale in Occidente, egli è stato un ponte spirituale e teologico tra cristiani orientali e occidentali. Il suo nome, Ireneo, esprime quella pace che viene dal Signore e che riconcilia, reintegrandoci nell’unità”.
Il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero per la Causa dei Santi, che ha curato la presentazione del libro, nella relazione ha voluto puntualizzare il concetto del “Camminare insieme”: “Synodia indica il gruppo di persone che procedono insieme, che fanno la stessa strada, come in una carovana in cammino, nella diversificazione delle condizioni, delle esperienze e delle fatiche del viaggio, ma dirigendosi tutti verso la comune meta. Sant’Ireneo ci insegna come costruire la “carovana dei cristiani”.
Le conclusioni al vescovo Orazio Francesco Piazza: “Nell’opera di Ireneo, proprio oggi 25 aprile, si possono rilevare alcuni spunti di attualità e di riflessione : il linguaggio, la sua opera affronta i problemi di teologia che sono i problemi della realtà; la teologia della storia e dell’economia, armonizzando le differenze, rispettandole, utilizzando delle strategie e un metodo inclusivo, dove si dovrà stabilire il punto di partenza e il punto d’arrivo. Ireneo è una miniera di spunti, di grande attualità “.