Ischia di Castro è solo la punta dell’iceberg

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “I fatti gravissimi di sfruttamento di manodopera di cittadini stranieri, venuti alla luce qualche giorno fa ad Ischia di Castro, non sono che la punta dell’iceberg di una consuetudine alla mancanza di rispetto dei lavoratori in genere, e dei lavoratori stranieri in particolare.
Come Usb da sempre vicini a tutti gli sfruttati, qualunque sia la loro appartenenza geografica, giornalmente veniamo a contatto con lavoratori che vedono negati i loro diritti. In particolare quando si tratta di cittadini stranieri alla mancanza di rispetto delle normative previste dai CCNL si aggiungono, nella maggior parte dei casi, la violazione dei diritti della persona umana. Vessazioni, ricatti, mancanza di rispetto, riduzione in schiavitù non sono, come siamo portati a credere, retaggi del passato ma, oggi più che mai, stanno diventando una consuetudine. In questi ultimi anni, ripetutamente Usb Viterbo ha tenuto dei corsi di alfabetizzazione sindacale con giovani lavoratori stranieri. Per circa un anno, e fino a quando la pandemia lo ha permesso, ha fatto banchetti informativi nei luoghi strategici della città, dove è possibile intercettare i lavoratori più vulnerabili, informando gli stessi di quelli che sono i loro diritti violati.
Abbiamo così raccolto e intercettato centinaia di lavoratori costretti a lavorare il doppio delle ore previste dal CCNL, senza giorno di riposo, senza contratto, senza tutela in caso di infortunio o malattia. Siamo venuti a conoscenza di decine di casi di gravi violazioni dei diritti sindacali e umani. E quando il lavoratore lo ha potuto fare, insieme abbiamo denunciato tali gravi situazioni alle autorità competenti. I gravissimi fatti di Ischia di Castro ci indignano ma non ci stupiscono.

Ci auguriamo che i controlli fatti per gli imprenditori schiavisti di Ischia vengano estesi il più possibile sul territorio della Tuscia da chi ne ha il dovere, affinchè possano essere fermati tutti coloro che, ancora nel 2020 credono che ci si possa arricchire sulla vita degli altri. Noi di USB continueremo a fare il nostro lavoro di informazione e lotta dalla parte di chi non vuole più essere sfruttato nè schiavizzato”.

Usb Viterbo
Ada Tomasello

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