Ischia, prof. Simoncini: “Basta compromessi a ribasso, bisogna incassare le somme dei condoni e impiegarle per mettere in sicurezza territorio”

ROMA – La legge sul condono edilizio è stata varata da quasi trentotto anni a causa dell’impossibilità dei vari governi di arginare il fenomeno dell’abusivismo. «La legittimazione e l’evasione delle domande di condono, presentate da decenni e ancora ferme nei Comuni, non deve essere vista come una criticità, ma come uno strumento indispensabile per incassare le somme dovute, da utilizzarle per mettere in sicurezza l’intera isola di Ischia. Un territorio, è bene ricordarlo, che ha peculiarità geologiche e fisiche che lo rendono particolarmente fragile e che è stato sottoposto nel tempo a una sistematica speculazione urbanistica: si è costruito anche là dove leggi e buon senso non lo avrebbero permesso e, in molti casi, lo si è fatto di fretta, utilizzando materiali e tecniche di scarsa qualità e senza prevedere alcun accorgimento antisismico. La frana della scorsa
notte non ha fatto altro che evidenziare impietosamente criticità note da sempre».
Lo dichiara l’ing. Sandro Simoncini, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l’università Uninettuno e presidente di Sogeea SpA.
«I numeri in Italia sono impietosi – prosegue Simoncini – dopo quasi 38 anni devono essere lavorate ancora oltre 4 milioni e mezzo di istanze di condono presentate dai cittadini. Forse, prima di pensare ad altro, bisognerebbe mettere in campo tutte le energie per smaltire il pregresso, possibilmente sfruttando sistemi innovativi che garantiscono rapidità, efficacia e tempistiche certe».
In fine – conclude Simoncini – È indispensabile fare una mappa delle costruzioni e delle zone per individuare le criticità dei territori; all’appello mancano oltre 21 miliari di euro di proventi dai precedenti tre condoni edilizi; non si può attendere oltre, occorre prevedere una manovra che consenta di incassare le somme dovute (oblazione, oneri concessori, diritti e danno ambientale) per creare la liquidità necessaria al monitoraggio e alla messa in sicurezza della nostra Italia.

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