di ANNA MARIA STEFANINI-
MARTA (Viterbo)- Oggi, 21 settembre, alla vigilia dell’equinozio d’autunno, in una giornata dai mille colori, riflessi sul lago di Bolsena, con sfumature cromatiche uniche, si è svolto un evento speciale sull’isola Martana: la presentazione del libro di Patrizia Rocchetti intitolato “Isola Martana”, alla presenza di autorità religiose, civili e militari della Tuscia e di protagonisti del mondo della cultura, della legalità, della medicina, della nobiltà e dell’imprenditoria del territorio.
Presenti, fra gli altri, il presidente della fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, il vice sindaco di Marta Roberto Pesci, il direttore dell’ufficio comunicazioni della diocesi di Viterbo don Emanuele Germani, lo storico Enrico Fucini, il filologo Lorenzo Abbate, il pm Massimiliano Siddi, il Comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica col. Gianluca Spina,il Comandante della Compagnia Carabinieri di Viterbo magg. Felice Bucalo, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Montefiascone cap. Stefano Angus, la soprintendente Margherita Eichberg, la prof. Felicita Di Biagio, don Roberto di Capodimonte, che ha impartito la benedizione.
Il presidente della Fondazione Carivit ha commentato così l’opera:”Si tratta di un racconto personale, che vuol essere anche un omaggio alla storia e alla natura dell’isola, dalle antiche leggende agli eventi storici che l’hanno caratterizzata. Ogni pagina contribuisce a creare un quadro completo e incantevole di questo luogo meraviglioso. Un viaggio lungo il quale la fondazione Carivit ha voluto essere presente credendo pienamente nelle sue potenzialità divulgative.”
Don Emanuele Germani ha portato il saluto del vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza e ha ricordato l’arte e la fede che hanno caratterizzato la storia dell’isola. “Basti pensare che qui erano custodite le spoglie di Santa Cristina, vergine e martire, venerata dalla chiesa cattolica”.
L’Isola Martana è una piccola ma affascinante isola situata nel Lago di Bolsena. Con una superficie di circa 1,2 chilometri quadrati, è una delle due isole presenti nel lago, l’altra è l’Isola Bisentina; Martana, con la sua forma ostruita e le sue acque cristalline, ha una storia ricca e una bellezza naturale che attira turisti e studiosi.
Le origini dell’isola risalgono a epoche antiche. Si pensa che fosse abitata fin dall’epoca etrusca, anche se le testimonianze archeologiche di insediamenti sono state scarse. I Romani, invece, utilizzarono il lago e le sue isole come luoghi di villeggiatura, e Martana non faceva eccezione. Durante il periodo medievale, l’isola divenne un rifugio per i monaci e per chi cercava la tranquillità lontano dai conflitti dell’epoca.
Nel XIII secolo, Martana fu teatro di una significativa presenza ecclesiastica. Ospitava un convento di frati che contribuì a mantenere vive le tradizioni religiose e culturali della zona. Gli abitanti dell’isola, peraltro, sono stati influenzati dalle vicissitudini politiche italiane, come il Papato e i conflitti tra le varie famiglie nobili locali.
Si dice che l’isola sia stata scenario del tradimento e dell’assassinio di Amalasunta, regina dei Goti.
Unica figlia del defunto re degli Ostrogoti, Teodorico, alla morte del padre governò in nome del figlio Atalarico, ancora troppo giovane per quel ruolo. Divenuta successivamente regina a tutti gli effetti, a causa della prematura scomparsa di Atalarico, accettò di dividere la responsabilità del regno con il cugino Teodato, duca di Tuscia, con l’intento di rafforzare la propria posizione. Nelle notti di tramontana sembra ancora di sentire la sua voce. “Lo spirito di Amalasunta- si legge nel libro – non abbandonò mai il lago”.
Avido di denaro e potere, il cugino e consorte di Amalasunta la confinò con l’inganno sull’isola Martana dove, il 30 aprile del 535, sarebbe stata vittima di una congiura familiare.
Con il passare del tempo, l’isola ha mantenuto un certo isolamento, che ha preservato la sua bellezza naturale e il suo fascino rustico. Questo isolamento ha permesso alla flora e alla fauna locali di prosperare, rendendo l’isola un luogo ideale per gli amanti della natura.
L’Isola Martana è caratterizzata da un paesaggio di una bellezza straordinaria, con scogliere, boschi di castagni e una vegetazione lussureggiante. Le sue coste frastagliate sono bagnate da acque blu-verdi, che fanno di Martana un luogo perfetto per attività come il nuoto, la pesca e la navigazione. Le spiagge sono piccole e tranquille, offrendo angoli di pace per chi cerca relax e contatto con la natura.
Una delle caratteristiche più affascinanti dell’isola è la sua ricca biodiversità. È possibile avvistare diverse specie di uccelli, anfibi e flora tipica delle zone lacustri. Ci sono anche sentieri che si snodano attraverso la vegetazione, ideali per escursioni e passeggiate immersi nell’ambiente naturale.
Dal punto di vista architettonico, sull’isola è presente una chiesa dedicata a Sant’Antonio, che risale a epoche passate ed è uno dei pochi edifici rimasti a testimoniare la vita religiosa degli antichi abitanti. Questi luoghi di culto raccontano la storia spirituale dell’isola e il loro impatto sulla comunità locale.
Oggi, l’Isola Martana è accessibile tramite piccole imbarcazioni e traghetti dal comune di Marta, situato sulla sponda del lago. L’Isola Martana rappresenta non solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un importante testimone della storia e della cultura della regione del Lazio. Con il suo mix di passato e presente, quest’isola incanta chiunque decida di visitarla, offrendo un’esperienza unica tra storia, natura e tranquillità.
Il libro scritto da Patrizia Rocchetti è uno scrigno ricco di tesori storici ed è dedicato a Enrico Fucini, storico appassionato che ha raccolto e tradotto una grande quantità di documenti riguardanti il lago di Bolsena e l’isola Martana. La narrazione è semplice e coinvolgente e riporta al cuore pulsante dell’isola, un luogo intriso di misteri e di storia millenaria.
Dopo un breve tragitto sulle barche messe a disposizione dagli organizzatori, gli illustri ospiti presenti oggi sulla Martana, sono stati accolti proprio dalla gentilezza di Patrizia Rocchetti. Dopo un rinfresco, è iniziata l’emozionante presentazione che è stata un viaggio nella storia e nelle emozioni. È l’isola stessa che parla nel libro e si racconta. Fin da bambina, l’autrice ha respirato e vissuto l’atmosfera unica delle bellezze di un luogo dove ogni pianta e ogni pietra raccontano segreti e misteri. Il libro è un quadro, arricchito di immagini, aneddoti ed emozioni. Il presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti ha voluto sottolineare le capacità divulgative del progetto “Scrigni di storia” e incoraggiare il viaggio audace nel passato di un luogo ancora poco conosciuto. Un’esplorazione sì di paesaggi, ma anche un viaggio dell’anima, arricchito dalle fotografie dell’isola magistralmente realizzate da Claudio Cavalloro.
Il professor Lorenzo Abate ha incitato e sostenuto l’autrice nella realizzazione di un’opera così importante, composta da 26 capitoli. Anche le famiglie Massarelli e Profili, comproprietarie dell’isola, hanno contribuito a rendere unica questa giornata speciale e hanno incoraggiato Patrizia Rocchetti a scrivere e a diffondere un libro che resterà nella storia del territorio.
Sofia Perlorca si è occupata della grafica, mentre l’immagine di copertina è stata realizzata da Massimiliano Bellacima.
Intorno alle 17, dopo un ricco buffet con prodotti del territorio e la visita guidata alle bellezze dell’isola, si è concluso un evento curato in ogni dettaglio e gradito a tutti i presenti.