“Italia riparti!”, Confimprese Viterbo a sostegno delle aziende

VITERBO – Nella giornata di ieri il Presidente Guido D’Amico e il dirigente confederale Augusto Di Lazzaro hanno partecipato, in video conferenza, ad una riunione convocata dall’Assessore alle AA.PP. della Regione Lazio, Paolo Orneli.
Nel corso della stessa sono state annunciate le iniziative che l’Ente regionale metterà in campo:
– Fondo di liquidità fino a €. 10.000,00 gestito da Artigiancassa;
– Accesso del circuito bancario presente nella Regione alla provvista dei fondi della Banca Europea investimenti (non tutte gli Istituti bancari hanno risposto ed i tempi non sono brevissimi) e gestione di finanziamenti alle imprese da parte degli Istituti stessi;
– Attivazione, tramite Unioncamere Lazio, di un fondo di aiuto (non meglio precisato) di 5 milioni già presenti in Unioncamere oltre altri 5 milioni della Regione ed un ulteriore stanziamento di 10 milioni entro 2/3 mesi.

Il Presidente territoriale di Confimprese Viterbo Gianfranco Piazzolla ha peraltro provveduto ad attivarsi per le richieste di sospensione dei mutui così come previsto del Decreto Covid 18 ter e addendum Abi del 6 marzo 2020 proponendo alle aziende anche gli strumenti finanziari già in essere con l’ausilio delle Coofidi convenzionate.

Il Presidente Guido D’Amico ha esteso un documento unitario unitamente ai territori dove sono state avanzate proposte a sostegno del sistema della nostra Regione :
– Attraverso il sistema dei Confidi, l’erogazione di almeno 20 milioni di euro, per sostenere investimenti del sistema produttivo. Nella Regione Lazio, infatti, si stimano almeno 20.000 aziende che si affidano ai confidi per richieste di credito. Questo consentirebbe di raggiungere un maggior numero di aziende da aiutare in termini di liquidità;
– Semplificazione delle procedure per i contributi alle imprese, sia nella fase istruttoria che in quella dei pagamenti dei contributi (blocco di software tipo Gecoweb);
– Per quanto riguarda le imprese dei settori ricettivo, turistico, commercio (e dei servizi connessi) contributi (anche in forma di credito di imposta) specifici per almeno 15 milioni di euro;
– Abolizione o abbattimento del 50% dell’IRAP per l’anno 2020.

 

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