La camicia del martirio di Livatino arriva a Viterbo: un cammino tra fede e legalità

di REDAZIONE-

VITERBO- Dal 14 al 16 novembre 2024, la diocesi di Viterbo ospiterà la camicia del martirio del beato Rosario Angelo Livatino, il magistrato siciliano ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021. L’arrivo della reliquia, simbolo di giustizia e fede, rappresenta un’importante occasione di riflessione per la comunità.

Il percorso della reliquia inizia giovedì 14 novembre alla questura di Viterbo, con un incontro istituzionale a cui seguiranno la fiaccolata della legalità, intitolata “Sempre liberi e indipendenti,” e la venerazione in cattedrale. Venerdì 15 novembre, la reliquia sarà accolta all’Università della Tuscia per un incontro con gli studenti, seguito da un confronto con i rappresentanti della giustizia al tribunale e da un convegno su “Giustizia riparativa e misericordia” con l’intervento di esperti del settore. La giornata si chiuderà con una veglia di preghiera in duomo. Sabato 16, la peregrinatio terminerà con una messa solenne presieduta dal vescovo.

Don Massimiliano Balsi, vicario episcopale, sottolinea il significato profondo dell’evento, che unisce fede e legalità. Secondo lui, Livatino è un modello per i giovani e per chi lavora nelle istituzioni, dimostrando che la giustizia e la fede possono convivere e guidare scelte coraggiose anche nei contesti più difficili.

Questa peregrinatio mira a ispirare la comunità viterbese a vivere la giustizia come percorso di fede, lasciando un segno di speranza e di unità attraverso l’esempio del beato Livatino.

 

 

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