di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Con la conferenza presso la Chiesa di S. Maria Nuova in Viterbo si è concluso il “Viaggio nella Bellezza” organizzato dal parroco Don Mario Brizi.
La Chiesa situata nel centro storico, in prossimità del quartiere Medievale, rappresenta la testimonianza di un tempio romanico, risalente al 1080, trasformato in canonica, eretta dal prete Biterbo per accogliere e curare i pellegrini che erano di passaggio per raggiungere Roma.
Oltre alla sua funzione religiosa, questa chiesa, è inserita nel tessuto sociale cittadino, perché era sede dei Consigli Comunali ed al suo interno, erano custoditi documenti di estrema importanza.
All’interno delle sue mura si svolgeva la vita politica, civile, sociale, giuridica ed economica della città.
Una testimonianza di questa ricca attività, il pulpito esterno, posizionato nell’angolo sinistro della facciata dove ha predicato San Tommaso d’Aquino.
La sua presenza è documentata presso i Frati Domenicani nel monastero di S. Maria In Gradi.
Una ulteriore testimonianza è data dalla presenza del famoso Trittico del SS. Salvatore, ritrovato in una cassa nella zona della Bicocca (zona Bagni) onorato e venerato da tutte le persone in grave difficoltà.
Descrivendo l’interno della chiesa, Don Mario si è soffermato sulla pregiata varietà dei capitelli delle colonne, sull’originalità del soffitto e delle cappelle mortuarie, poste sulle pareti esterne affrescate da pittori viterbesi dal secolo XIII al XV: Matteo Giovannetti, Antonio Zacchi detto il Balletta, Antonio Del Massaro detto il Pastura.
In relazione all’importanza culturale delle conferenze, Don Mario Brizi ha salutato i presenti, dandogli appuntamento, per illustrare la Chiesa di San Pellegrino, della quale si ha notizia come facente parte del patrimonio dell’Abbazia di Farfa, fin dall’XI secolo.