di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Era il 6 marzo 1252, Santa Rosa ascende al cielo. Oggi 6 marzo 2025 si ricorda il Dies Natalis, portando in processione dalla chiesa della Crocetta al Santuario di Santa Rosa il cuore di Rosina, portato a spalla dai Facchini, passando per via Mazzini, Corso Italia, via della Sapienza, via Marconi e piazza Verdi.
Aprivano il corteo una rappresentanza dei musici e sbandieratori del Centro Storico, di Santa Rosa e del Pilastro; a seguire il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, il capofacchino Luigi Aspromonte con un gruppo di veterani, la sindaca Chiara Frontini e il presidente della provincia Alessandro Romoli, alcuni consiglieri comunali e il vicario generale don Luigi Fabbri.
Molti i sacerdoti presenti che hanno seguito il corteo fino al Santuario, dove il vescovo Orazio Francesco Piazza, ha celebrato la Santa Messa.
Si sono uniti alla cerimonia eucaristica, la vicepresidente del parlamento europeo Antonella Sberna, Daniele Sabatini consigliere regionale, il prefetto Gennaro Capo, il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba, i costruttori della macchina di Santa Rosa Vincenzo e Mirko Fiorillo e l’ideatore Raffaele Ascenzi, il presidente di AVIS Provinciale Viterbo, Luigi Ottavio Mechelli, Cristina Bugiotti presidente del Comitato Croce Rossa di Viterbo.
“Il cuore di Rosa, che i facchini hanno portato a spalla, ha sottolineato il vescovo Piazza, nell’anno Giubilare che stiamo vivendo, deve diventare il cuore di tutta la città. Tutti noi dobbiamo portare la nostra vita sulle spalle, come il cuore della patrona. L’eredità delle persone che ci hanno preceduto, ci arriva con il loro cuore. Noi abbiamo il compito d’ impegnarci. Il cuore della nostra Rosina, c’insegna che ci dobbiamo convertire all’amore per comprendere meglio le fragilità e trovare soluzioni positive”.
Si sono alternati alle letture don Alfredo Cento e Luca Antonelli, mentre suor Francesca, al termine della celebrazione ha letto la preghiera del cuore della Santa.
Il Coro della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare di Viterbo ha sottolineato con i canti la Santa Messa.
I facchini di Santa Rosa, hanno concluso la cerimonia con il grido corale “Evviva Santa Rosa…Evviva!” accolto con un applauso da tutti i presenti.
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