La città di Viterbo pianta un leccio in ricordo di Flavio Visinoni

di LUCA BERNARDINI –

VITERBO – Questo pomeriggio alle ore 15, presso la Sala Consiliare di Palazzo dei Priori, si sono illustrate le iniziative realizzate dal Comune di Viterbo in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro.

Presenti l’assessore Emanuele Aronne, i consiglieri comunali Melania Perazzini e Francesco Buzzi, il segretario FILCA CISL Lazio Nord Francesco Agostini e Ilaria Visinoni.

“Quando parliamo di sicurezza sul lavoro ancora lo facciamo con superficialità”. Così ha aperto la conferenza l’assessore Emanuele Aronne, il quale ha continuato affermando come l’amministrazione si è posta l’obiettivo di aumentare l’importanza, anche a livello locale, dell’argomento sicurezza.

“Per capire al meglio il funzionamento del processo lavorativo della materia di sicurezza, questo argomento deve diventare oggetto di studio, anche a livello scolastico”. Per Aronne le problematiche più grandi entrano in gioco quando si parla di piccole e medie imprese, con la burocrazia prende il sopravvento sulla funzione ben più importante della formazione del lavoratore.

A conclusione del suo intervento, l’assessore ha affermato che “andare alla ricerca di un colpevole dopo un incidente è un qualcosa di demenziale”.

il segretario FILCA CISL Lazio Nord Agostini, nel suo discorso, ha confermato che “per ora le 16 ore obbligatorie di formazione per chiunque si avvicini ad un cantiere mobile sono una delle nostre più importanti vittorie”.

La forte sensibilità da parte della giunta, continua Agostini, è scaturita con questa manifestazione, che vedrà la piantumazione di un leccio, denominato “l’albero della dignità”. L’obiettivo di Agostini e di tutti i partecipanti alla conferenza di oggi è quello di “vedere la cultura alla sicurezza sul lavoro ben radicata nella società come il leccio nella terra”.

A tal proposito ha preso la parola il consigliere Buzzi, il quale ha confermato che “questa giornata deve significare uno stop a tutte le tragedie collegate ai sistemi di sicurezza”. Con questa frase Buzzi ha voluto voluto ricordare Flavio Visinoni, cittadino viterbese scomparso nel 2007 a causa di un sistema di sicurezza non a norma.

Ringraziando Ilaria, la figlia di Visinoni, presente quest’oggi alla conferenza, anche il consigliere Perazzini si è unita al ricordo e ha confermato l’importanza di questa giornata.

“Una morte sul lavoro rappresenta una sconfitta per una società che piace definirsi moderna”. Per rendere vivo il ricordo di tutte le vittime di morti bianche, il 26 aprile alle ore 11 verrà posta, presso il Parco Robinson, una targa per Flavio Visinoni e una panchina commemorativa.

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