La commovente Via Crucis di San Martino al Cimino (VIDEO)

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

SAN MARTINO AL CIMINO (Viterbo) – 29 marzo, giorno del Venerdì Santo, il borgo seicentesco di San Martino al Cimino, avvolto da un forte e fastidioso vento di scirocco, ha accolto la straordinaria rievocazione storica della Passione di Cristo curata dalla Parrocchia di S.Martino Vescovo e la Confraternita del SS. Sacramento e S.Rosario.

Sul sagrato della chiesa abbaziale irrompono i soldati a cavallo seguiti dalle pie donne in preghiera e da tanta povera e curiosa gente venuta ad assistere al processo a Gesù e alla sua condanna reclamata dal popolo a gran voce, al posto di Barabba.
Gesù viene spogliato, incatenato, frustato e gli viene posta sul capo una corona di spine e sulle spalle sanguinanti una pesante croce di legno costringendolo a camminare a piedi scalzi sino al luogo della crocifissione. Per tutto il percoso della Via Crucis Gesù è stato accompagnato da Simone di Cirene, da Maria, Giovanni, dai soldati, dal parroco don Fabrizio Pacelli, dalla statua del Cristo Morto e da quella della Madonna Addolorata portate a spalla dalla Confraternita del SS.Sacramento e S.Rosario, e da una piccola folla di fedeli in preghiera. Gesù cade sotto il peso della croce, viene frustato senza pietà, trascinato, messo in piedi e portato alla crocifissione.
La processione dei fedeli dopo aver percorso le strade del borgo torna nella chiesa abbaziale dove Gesù ormai in fin di vita crolla a terra e senza nessuna pietà viene crocifisso. Si ode la sua preghiera al Padre e più nulla. Nella chiesa rabbuiata, in un momento intenso di preghiera, le pie donne accorrono, prendono il corpo di Gesù, lo avvolgono in un telo e lo portano al sepolcro. Nel silenzio totale si riaccendono le luci in segno di speranza nella resurrezione. Dopo la benedizione tutti i presenti in fila hanno rivolto una speciale preghiera dinanzi alla croce d’oro esposta sull’altare dal parroco don Fabrizio.

 

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