La Confael risponde a Malerba (Cisl)

VITERBO – Riceviamo dal segretario Egidio Gubbiotto della Confael la risposta al responsabile CISL Sanità, Mario Malerba e pubblichiamo: “Al mio ritorno dagli impegni nazionali, nella rassegna stampa sono venuto a conoscenza di quanto pubblicato su alcuni Organi di Informazione di Viterbo . Prego voler diffondere, e ringrazio,, pubblicando quanto si seguito riportato.

È apprezzabile la presa di posizione di parte di Malerba in merito all’iniziativa del gruppo dei sindacati autonomi anche perché offre a noi lo spunto per definire meglio alcuni aspetti che, evidentemente, meritano di essere chiariti.
È vero che il responsabile sanità della CISL non ha mai ottenuto la posizione organizzativa, ma sicuramente perché per averla bisogna lavorare in ASL e lui dagli anni 90 gode del distacco sindacale. Quindi sarebbe più preciso dire, che non ha rinunciato per motivi etici e magari di conflitto di interessi, piuttosto perché per rinunciare alla P.O. avrebbe prima dovuto rinunciare al distacco sindacale che evidentemente per lui era più importante che lavorare come Tecnico di Laboratorio.
Detto ciò, siamo d’accordo con Malerba sul fatto che un dirigente sindacale potrebbe trovarsi di fronte ad un conflitto di interessi nello svolgimento delle funzioni previste dalla Posizione Organizzativa citando Perazzoni, che peraltro ha una storia diversa sulla quale ci si può confrontare ulteriormente. Sfugge tuttavia la ragione di questa precisazione perché sembra voler tirare dentro la discussione proprio coloro per i quali ha apparentemente imbracciato le armi. Infatti, tutti sanno che tra i dirigenti sindacali ci sono nomi conosciuti ed estremamente più “influenti” che da anni usufruiscono della PO percependo il 100% del compenso previsto mentre si godono il part time per motivi sindacali o ne hanno usufruito in un passato recente.
Malerba sa bene che questi stessi dirigenti sindacali hanno partecipato a tutte le trattative decentrate attraverso le quali sono stati reperiti i fondi per le posizioni organizzative sottraendoli ai fondi delle fasce. Malerba sa bene che queste stesse persone hanno potuto usufruire di quei fondi avendo successivamente vinto il concorso con le regole approvate nelle stesse sedi e da loro stessi.
Caro Malerba, quando parliamo di incompatibilità dovremmo valutare la situazione di alcuni dirigenti sindacali che hanno partecipato e tutt’ora partecipano alla trattativa decentrata ma anche andare a vedere tutti i nomi di quanti hanno avuto la posizione organizzativa mentre partecipavano al tutto dalle seconde file.
Riguardo ai “soliti noti” e alle fasce, corrisponde al vero che Perazzoni è andato in pensione dopo aver ottenuto tutte e 6 le fasce, ma non si tratta di un’anomalia, piuttosto della normalità confermata da ciò che accade in tutte le altre ASL.
Ciò che è anomalo, è che un gruppo ristretto di persone (per l’appunto i soliti noti) hanno ottenuto 6 fasce con la metà degli anni di servizio di Perazzoni, mentre, la maggior parte dei lavoratori in procinto di pensione ne hanno ottenute solo la metà con una perdita di reddito valutabile in diverse migliaia di euro che produrrà effetti negativi anche sulla pensione futura.
Caro Malerba, quando la ASL ci fornirà gli atti che abbiamo richiesto potremmo parlarne più dettagliatamente e magari potremmo parlare anche di coloro che implementano il proprio stipendio facendo migliaia di ore di straordinario, attingendo ai fondi di perequazione, effettuando prestazioni aggiuntive, partecipando a progetti retribuiti, svolgendo attività didattiche e altro ancora, “manco avessero sette vite”.
Credo che sarebbe meglio se ponessi più attenzione verso i lavoratori, anziché distrarti su polemiche sterili e veghe, sapendo bene che nel passato le P.O. non creavano danno agli altri e che per accedere alla progressione economica orizzontale (fasce) non era necessario fare la domanda, ma avveniva in automatico per gli aventi diritto. Forse la nostra azione ti disturba perché hai qualche “adepto/a” tra i privilegiati della delibera da noi contestata? Negli anni 90 hai “ereditato” la CISL Sanità primo sindacato della provincia di Viterbo con oltre 500 iscritti, mentre oggi con la tua “distrazione” si ritrova al terzo o quarto posto avendo subito una “emorragia” di centinaia di iscritti. Stai più attento ai problemi dei lavoratori, perché le distrazioni portano a questo”.

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