La diocesi di Viterbo ha festeggiato i 50 anni di ordinazione sacerdotale del Vescovo Lino Fumagalli

di MARTINA DI BARTOLO-

VITERBO- 50 anni di ordinazione sacerdotale per il Vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli. Una tappa importante che la diocesi di Viterbo ha voluto festeggiare con una Santa Messa celebrata questa mattina alle ore 11 presso la  Cattedrale di Viterbo. Il Vescovo Lino ha disceso la scalinata del Palazzo Papale per incontrare i molti fedeli intervenuti alla cerimonia.

Subito dopo, all’interno della cattedrale di San Lorenzo, al cospetto di importanti cariche dello Stato ed ecclesiastiche,  è stata celebrata la Santa Messa in onore di Sua Eminenza. Presenti Il sindaco Giovanni Arena, il presidente della provincia Pietro Nocchi, il procuratore capo Paolo Auriemma, il consigliere regionale Enrico Panunzi,  i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle forze armate insieme a tutti i sacerdoti della diocesi, gli ordini cavallereschi, le suore.  “Ho toccato con mano la povertà. Il mio sacerdozio è una storia d’amore costante” – ha detto il Vescovo Lino, che è stato 50 anni fa sacerdote prima a Saxa Rubra, poi a Santa Marinella ed a Santa Severa. Poi è stato Rettore ad Anagni per il Pontificio collegio Leoniano. Lino Fumagalli, da 10 anni vescovo di Viterbo, ha ricordato come in 33 anni abbia preparato al sacerdozio 200 tra preti e religiosi e come tra loro ci siano anche 8 vescovi. Insignito del titolo di prelato d’onore di sua Santità nel 1985, l’ultimo giorno del 1999, Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Sabina e Poggio Mirteto. Nel 2010 Benedetto XVI lo incarica della diocesi di Viterbo. Quando il Vescovo Lino prese i voti aveva appena 24 anni ed era il 1971. Il Vescovo Lino non solo ha ripercorso il suo cammino sacerdotale, ma ha anche avuto un pensiero per la madre che, quando lo nominarono vescovo di Viterbo,  aveva 88 anni. Il Vescovo Lino ha ricordato:  “Una madre ci insegna innanzitutto ad avere cura degli altri, così lei ha avuto cura di noi, continuando a farlo tutti i giorni. Quando mi hanno nominato vescovo di Viterbo non sapevo proprio come dirlo a mia madre. Pensavo la prendesse male. Un altro trasferimento, alla sua età. Quando sono salito in appartamento, con la testa un po’ bassa, ho detto a mia madre che mi avevano trasferito a Viterbo. Mi ha guardato, mi ha abbracciato e poi detto: il Signore ci aiuterà. Da lì, sono arrivato qui”.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE