La Faggeta Vetusta del Monte Cimino in provincia di Viterbo

di SIMONE CHIANI-

MERAVIGLIE DELLA TUSCIA – Non che servano presentazioni, stiamo parlando certamente di una delle meraviglie più conosciute dell’intero territorio viterbese: chiunque, nella nostra zona, almeno una volta, si è imbattuto nel suggestivo spettacolo della Faggeta adiacente a Soriano nel Cimino. I profumi, i colori e i suoni del posto rimangono inevitabilmente impressi in ogni abitante della Tuscia e non solo, dopo il primo incontro.

Il magico luogo di cui stiamo parlando si trova sull’anti-appennino laziale, e fa parte del Monte Cimino, la cui cima alla massima altitudine misura 1053 metri sul livello del mare.

Come faggeta si può con certezza asserire che essa sia una delle più grandi e maestose dell’intera Italia centrale, grazie ai suoi 58 ettari di estensione. Si trova, come anticipato precedentemente, all’interno del perimetro del Comune di Soriano nel Cimino, e di Soriano è effettivamente uno dei simboli preminenti, insieme all’altra meraviglia, l’imponente Castello Orsini.

Oltre un milione di anni fa, in questa zona l’attività vulcanica di lave era fortissima: la risalita lungo le fratture di magmi viscosi acidi ha originato più di 50 rilievi collinari facilmente riconoscibili tutt’intorno al domo principale, quello del Monte Cimino. Passeggiandovi si possono osservare infatti alcuni massi trachitici di diverse e svariate dimensioni creati dall’attività vulcanica di lave quarzo-latitiche. Famoso è il grande masso “mobile” noto come Sasso Naticarello o Masso Menicante.

In epoca etrusca e poi romana la zona di cui parliamo fu certamente abitata, e ne sono testimoni i tanti reperti ritrovati nel perimetro e all’interno. Gli scavi, per questo, avvengono ancora periodicamente. Si dice che è proprio qui che i romani trovarono il legname necessario per le Guerre Puniche contro Cartagine.

Tutti i ritrovamenti storici sono visibili al Museo Pigorini di Roma.

Addirittura c’è chi avanza l’ipotesi che proprio in queste zone Dante Alighieri, di passaggio dopo l’esilio per arrivare a Roma, colpito dalla maestosità e dalla natura della zona, ebbe l’idea per la “Selva Oscura” di cui tutti conosciamo i dettagli.

La faggeta è un luogo adatto per tutti i tipi di persone: si può sostare negli antipodi, dopo il parcheggio (che è praticamente dentro di essa), ci si può muovere liberamente in zone non troppo ripide e al suo interno, per i più vivaci, sono stati creati e ben segnalati 4 sentieri principali, i quali portano direttamente alla cima del monte, dalla quale è possibile vedere la Valle del Tevere e molti dei borghi circostanti. Alcuni dicono che nelle giornate migliori si possa scorgere anche la Cupola di San Pietro, se si sale sulla torre che si trova nella vetta (attualmente inutilizzabile).

Il riconoscimento al valore come Patrimonio Unesco è arrivato relativamente da poco: il 7 luglio 2017.

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Come raggiungere il luogo:

https://goo.gl/maps/DKBHeyi8i7YmVb4h6

Faggeta del Monte Cimino

01038 Soriano nel Cimino VT

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