La ferrovia da Capranica a Orte come strumento efficace per smistare il traffico dei pendolari sulla FL3 da Viterbo a Roma e sulla linea Orte Roma

Riceviamo e pubblichiamo: “Sono anni che parliamo del potenziale della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, di quanto nella sua riattivazione vediamo innumerevoli vantaggi per i pendolari, per l’ambiente, per lo sviluppo turistico della Tuscia e, non per ultimi, per quello del porto di Civitavecchia e del Centro Italia.

Troppi vantaggi e, ciononostante, una modesta convergenza decisionale verso il suo ripristino? Per un osservatore esterno la questione potrebbe essere incomprensibile. Sono innumerevoli i fattori, però, che influiscono su una decisione così importante, tantissime anche le posizioni divergenti, alcune per motivi giustissimi e altre per motivi meno accettabili.

In più di 25 anni di sforzi abbiamo osservato una tale complessità e imprevedibilità dei sistemi che sono stati nostri interlocutori, che qualcuno dei sostenitori iniziali della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte ha nel frattempo perso la speranza e la fiducia nel buon esito della nostra fatica.

Chi la dura, la vince! l’evoluzione dei sistemi di sicurezza nei trasporti e la conclamata necessità di ridurre l’impatto ambientale favoriscono ora la presa in considerazione del trasporto su ferro e quindi la Ferrovia Civitavecchia Orte, che può creare l’effetto rete necessario alla mobilità della Tuscia e del centro Italia.

La novità è la seguente: gli imminenti lavori sulla ferrovia Roma Civita Castellana Viterbo, che comporteranno l’interruzione del suo servizio per svariati mesi (in diversi punti del suo percorso, la sospensione è stimata durare 15 mesi almeno), candidano la ferrovia da Capranica a Orte come strumento efficace per smistare il traffico dei pendolari sulla FL3 da Viterbo a Roma e sulla linea Orte Roma (via Direttissima), in modo da raggiungere le metropolitane di Roma nel più breve tempo possibile. In aggiunta, sono previsti servizi navetta con servizio bus, in diverse stazioni della Roma Nord (ancora allo studio), per attenuare il disagio dei pendolari.

La suddetta proposta non poteva che essere presentata al Consiglio regionale del Lazio, nostro interlocutore da diversi anni. Ieri, il 30 gennaio 2020, siamo stati convocati dai consiglieri regionali Enrico Panunzi, Emiliano Minnucci e Marta Bonafoni, per esporre formalmente la nostra idea.

I consiglieri, da tempo sostenitori della riapertura della ferrovia Civitavecchia Orte, avevano già preso in esame tale ipotesi e la nostra delegazione ha con soddisfazione constatato la convergenza di vedute. L’ipotesi sarà ulteriormente approfondita presso l’Assessorato ai Trasporti e la Presidenza della Giunta regionale e confrontata con le diverse esigenze (soprattutto di bilancio regionale e di fondi disponibili). E’ stato fatto anche cenno alla necessità di non trascurare l’utilizzo dei finanziamenti per l’esercizio turistico della tratta da Capranica a Orte (per la tratta da Civitavecchia a Capranica, priva di binario, occorre un altro approccio e si richiedono interventi decisionali a livello nazionale), una vocazione fondamentale della linea. Essa è infatti inserita nel novero delle linee turistiche della legge 128 del 2017.

Lontani dal cantare vittoria prima di avere raggiunto il nostro obbiettivo, desideriamo però ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto la validità della scelta di riapertura della linea per lo sviluppo economico del territorio, non ultimo l’Osservatorio Regionale Trasporti (ORT), l’Association  Europeen des Cheminot (AEC) e l’Associazione Mobilità Dolce (AMODO) che hanno fornito un prezioso contributo.

                                                                                  

COMITATO PER LA RIAPERTURA DELLA CIVITAVECCHIA CAPRANICASUTRI ORTE DELLA FERROVIA DEI DUE MARI TIRRENO E ADRIATICO E PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA TUSCIA

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