La Festa di San Martino Vescovo accoglie tra gli applausi il concerto del “Coro Itinerante” (VIDEO)

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

SAN MARTINO AL CIMINO ( Viterbo) –  Sabato 11 novembre il borgo seicentesco di San Martino al Cimino si è addobbato a festa per la ricorrenza del Santo Martino, vescovo di Tours nel IV secolo, che, così si narra, in un rigido inverno, durante un viaggio, donò il suo mantello a un povero mendicante infreddolito. ‘L’Elemosina di San Martino‘, dipinto dal pittore calabrese Mattia Preti, è ricordato nel prezioso stendardo commissionato dalla Compagnia del SS. Sacramento dell’Abbazia di San Martino ai Monti, per l’Anno Santo del 1650, per volere di Donna Olimpia Maidalchini, ed è tuttora custodito e in mostra nell’Abbazia cistercense.

La giornata festosa, dopo tanta pioggia, è stata scaldata da un tiepido sole ed ha visto nella piazza Buratti, oltre all’inaugurazione di uno spazio culturale, anche alcune bancarelle con le loro diverse mercanzie esposte e nel pomeriggio, come di consueto, la processione del Santo tra le vie del borgo con il parroco don Fabrizio Pacelli e la Confraternita SS.Sacramento e S.Rosario, molti  fedeli e autorità cittadine. Al termine, la Santa Messa nell’Abbazia, con tanti piccoli angioletti, tutti vestiti di bianco.

Per concludere i festeggiamenti della giornata, la chiesa abbaziale ha accolto il concerto del “Coro Itinerante”, diretto dal Maestro Michele Piazza che ha proposto, con grande successo, un viaggio tra i Maestri della Polifonia europea dal ‘500 al ‘900. Nel programma i mottetti dei compositori: Scuola Inglese, T. Tallis (1505-1585); Scuola Fiamminga, J. Des Pres (1450-1521); Scuola Spagnola, T.L.Da Victoria (1545-1611); Scuola Veneziana, G.Croce (1557-1609); Scuola Romana, G.P.da Palastrina (1525-1594); G.Carissimi (1605-1674); G.O.Pitoni (1657-1743); Polifonia Moderna, C.Wood (1866-1926); J.G.Rheinberger (1839-1901). Tanti gli applausi finali del pubblico.

CORO ITINERANTE – Nasce nel 2011 da un’idea del Maestro Michele Piazza con l’obiettivo di studiare i tesori della polifonia vocale sacra, così come è stata tramandata nei vari secoli, unendo al tempo stesso l’amore per l’arte. Il Coro composto da 41 Cantori provenienti da diversi comuni del Lazio, Marche, Campania e Abbruzzo, non ha una sede fissa, da qui il nome Itinerante, ma si ritrova in luoghi sempre diversi: abbazie, borghi, chiese, conventi, musei, dove architettura e musica si fondono in perfetta congiunzione armonica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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