“La fibromialgia: la centralità del paziente”, il 12 maggio l’evento al Senato della Repubblica

ROMA – “Il 12 maggio è una data importantissima per portare alla società la consapevolezza sulla Giornata Mondiale della fibromialgia. In questa ottica, grazie ad una persona speciale e sensibile come la Senatrice Felicia Guadiano sempre attenta e vicino alle persone affette da fibromialgia, il 12 maggio organizzerà un evento presso il Senato della Repubblica dal titolo: “La Fibromialgia: La centralità del paziente”. Un grazie con vera gratitudine alla Senatrice Gaudiano per il suo impegno e la sua presenza costante.

La sensibilità è quella dote che spinge l’amico a farsi avanti non appena intuisce l’esistenza di una difficoltà, prima che si trovi il coraggio di chiamarlo; che risolve amichevolmente i malintesi, prima che degenerino in astiosi e prolungati rancori; che mette gli altri a proprio agio, nelle situazioni in cui si sentono esposti e indifesi; che scioglie in un sorriso tensioni vecchie e nuove, portando una nota gentile di freschezza e leggerezza; che apre gli occhi avanti allo spettacolo incantevole del mondo e sa renderne partecipi anche i cuori più distratti. La sensibilità è la mano soave di una donna che orna con un vaso di fiori una stanza nuda e spoglia, portandovi una nota di colore e di calore. La sensibilità è, anche, la parola giusta pronunciata al momento giusto, così come il silenzio affettuoso e partecipe, quando non vi sono parole adeguate alla situazione. La sensibilità è saper godere delle piccole cose, delle piccole gioie, e trasmetterne il segreto anche agli altri, addolcendone le asprezze e medicandone le ferite. La sensibilità è l’atteggiamento di delicatezza e di profondo rispetto con cui l’io si rapporta al tu, vedendo sempre in esso un soggetto di pari dignità e mai un semplice mezzo. La persona dotata di sensibilità possiede una ricchezza in più, che la mette in grado di cogliere aspetti del reale i quali sfuggono ad altri, alimentando così incessantemente la propria profonda umanità. Grazie Felicia”.

A scriverlo Francesco Piccerillo.

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