La forza del cuore. Oggi è la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite

di MARINA CIANFARINI –

Oggi, 14 febbraio, si celebra la Giornata mondiale delle Cardiopatie Congenite volta a riportare l’attenzione su un problema che riguarda circa otto bambini su mille nati ogni anno.

Quando si parla di cardiopatie congenite si fa riferimento a un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da alterazioni strutturali del cuore o dei grossi vasi, dovute ad un’anomala formazione delle strutture durante le primissime settimane dello sviluppo embrionale. Grazie ai progressi della medicina l’85% dei pazienti raggiunge l’età adulta. È necessario che essi seguano, a volte per tutta la vita, una terapia farmacologica e dei controlli periodici.

In occasione di queste ore, lambite dalla festività di San Valentino, si celebra la corsa verso la meta di bambini che hanno conosciuto le pareti spoglie della sala operatoria per più di una volta. Distesi su tavoli d’acciaio, privi della vicinanza di una madre, hanno intrapreso un travagliato duello con le circostanze.

Il loro cuore raggiunto da mani sapienti e portato in salvo. Conservano la traccia di quelle cupe parentesi tra le pieghe del torace. Un taglio poi ricucito, cicatrice di vittorie da mostrare con fierezza. L’aroma di casa conquistato dopo mesi.

La giornata onora il tortuoso viaggio fisico ed emotivo di numerose famiglie, dalla scoperta della cardiopatia alle battaglie per ricostruire pezzi di quotidianità perduta. Pone l’accento sulla forza di bambini venuti al mondo e portati via d’urgenza, sull’infanzia negata tra i corridoi dell’ospedale. Bambini dal cuore corretto, sanato, condotto alla vita.

Bambini divenuti adolescenti ed adulti, portatori positivi di un esempio di vita ineguagliabile. Conoscono la strada percorsa, gli ostacoli superati e la luce ritrovata in notti neri come la pece. Conducono un’esistenza normale, costellata di progetti in costruzione e visite regolari.

Il cuore pulsa e si fa testimone.

Oggi si ricorda il sacrificio di madri costrette ad assistere alla guerra del proprio figlio senza possibilità di fermare l’innaturale conflitto. Madri che sono scese in trincea, tra flebo e referti negativi, con aliti di speranza. Di quei momenti portano ancora sfumature di una indelebile cicatrice. Non svanirà.

In alto la perseveranza di chi ha scostato le nubi e ha ritrovato il sole, per il proprio bambino.

La Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite ricorda il sacrificio compiuto in nome della vita in una data in cui, il 14 febbraio, l’amore esalta la sua presenza.

 

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