di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – Scandalo Boccia-Sangiuliano, gossip o politica? Il gossip, è parte della politica. Inizia così, mercoldì il 16 ottobre, la quarta edizione de “I Pirati della Bellezza”, festival della parola e del pensiero targata Piattaforma 2.0, che ha accolto nel Centro Culturale della Fondazione Carivit, Auditorium Aldo Perugi (via Faul 24), la nota giornalista e conduttrice televisiva Marianna Aprile che con il collega Luca Telese, propone fatti del giorno nel seguitissimo programma “In Onda” su La7.
Sullo scandalo Boccia, che per tutta l’estate ha tenuto sulle corde, tv e giornali, ha dialogato con Marianna Aprile, (tra giornalisti il filo è diretto, ndr) Carlo Galeotti, ideatore della manifestazione e direttore del giornale online TusciaWeb, e con brevi domande, l’avvocato Massimo Pistilli. Un fatto meritorio che contraddistigue questo festival è “il libro in regalo”, infatti le prime 80 persone che anche questa volta si sono presentate all’ingresso dell’Auditorium, hanno ricevuto un libro, “Settant’anni del diritto di voto alle donne, dal lungo cammino per l’emancipazione alla partecipazione politica”, copie donate dalla Fondazione Carivit.
Domande e curiosità sull’intervista scoop fatta a Maria Rosaria Boccia e portata a casa, a La7, dai due giornalisti Aprile e Telese, hanno mobilitato l’attenzione dei presenti.
Così Marianna Aprile, prende il microfono e inizia a raccontare la storia, dal suo punto di vista.
“Promesse non mantenute. Perché se uno partecipa alle riunioni, fa parte delle delegazioni del ministro, a quelle promesse ci crede. E soprattutto quelle promesse, come dimostrato, hanno avuto a un certo punto una loro concretezza fisica La delibera è stata fatta, il contratto era stato firmato, quindi, non era una chiacchera. Non lo era nella prassi e non lo era nei fatti concreti. Il vaglio è stato fatto dopo che è scoppiato il caos, i giornali di destra lo hanno fatto con ‘l’assassination’ di Maria Rosaria Boccia. L’idea del potere che c’è dietro, la presunzione di avere a disposizione un’istituzione, che invece si dovrebbe servire, con disciplina e onore. Il dato più grave a mio avviso è quello. Per il resto sulle persone ognuno può avere l’opinione che crede..
Dalla sala scrosciano applausi di condivisione.
“L’intervista in differita a Maria Rosaria Boccia – continua la giornalista Aprile – Sulla nostra intervista, un mare di cattiverie. Anche qui i fatti. L’intervista è nata grazie alla “tigna” di Luca Telese, ora direttore del quotidiano Il Centro che ha travolto Maria Rosaria Boccia, ne ha conquistata la fiducia. E non era facile, perchè il mio avvicinamento è andato malissimo, non ci siamo capite e lei mi aveva allontanata. Era difficile farle capire che non volevi “fregarla”. Abbiamo poi ricucito. Provate a immaginare il tipo di pressione a cui era sottoposta in quella settimana Maria Rosaria Boccia, non solo perchè tutti gli occhi erano puntati sui social dove lei ha ampliamente documentato la sua delusione per il mancato incarito, promesso. Ma anche perchè si era messa in una posizione scomodissima che ha gestito con un senso dell’avventura, con freddezza. Tutto sommato finora è stata solo fregata. Per Luca Telese che è riuscito, come solo lui sa fare, a conquistare una persona: chapeau.
“Dunque, l’intervista la facciamo, non c’è montaggio, è stata spezzata in blocchi. L’unico artificio è stato quello di mettere in diretta tv a La7 la notizia delle dimissioni di Sangiuliano. Nessuna domanda concordata. Ci siamo seduti e abbiamo parlato. Le domande non ce l’ha mai chieste. Le interviste sono un piccolo miracolo: incontro tra persone. Siamo andati noi da lei. Hanno detto che le abbiamo fatto rivedere l’intervista. Siamo tornati a Roma alle 6,30 con una scheda di memoria in mano, unica copia dell’intervista. L’abbiamo consegnata alla regia che l’ha riversata in alta definizione. Quindi non è che non l’ha rivista lei, non l’abbiamo rivista noi. Della serie, speriamo bene. Non c’è stata neanche la richiesta, non è che gliela abbiamo negata noi. E in quella intervista, non c’è montaggio. Maria Rosara Boccia è un’enigma, una sfinge, sembra fragile ma di fatto è un vaso di coccio, accanto a un ministro. Hai la donna più potente d’Italia che se potesse ti toglierebbe di torno, hai un ministro, fedelissimo di Giorgia Meloni da tempo. Sei in mezzo a queste cose e lei durante la nostra intervista era a proprio agio, qualsiasi fosse la domanda o l’allusione. Lei è granitica. Mi ha fatto un’impressione di solidità e di solitudine.
“Infine- racconta ancora Marianna Aprile – abbiamo vissuta con incredulità l’idea che il TG1 del servizio pubblico Rai, sia stato in diretta a disposizione del ministro Sangiuliano per chiedere scusa a sua moglie, mi sembra assurdo, se avesse chiesto scusa anche agli italiani… Ma fai una telefonata a tua moglie! Un gesto di arroganza. Naturalmente tutta la mia compresione verso un uomo che era in grave difficoltà, dopo di chè…..Boccia, un fatto che lo sta gestendo da sola? L’attenzione c’era sui social, ma mancava il contenuto. Boccia non innesca niente, ha solo reagito. Il capo stampa dell’ex ministro dice: Boccia chi? E lei pubblica la foto con il ministro. Lei vive a lavora Pompei, dove i il ministro viveva da sei mesi. Al suo paese li hanno visti sempre insieme. E’ il ministro che comunica …
“Immaginate che a pubblicare sui social fosse stato un uomo, non sarebbe finito su Dagospia e non avremmo visto niente di tutto questo. Lei non solo è donna, ma è piacente. Quindi ognuno si è sentito in diritto e in dovere di commentare, perfino Paolo Mieli, incredibile,….
Gossip o politica? Il gossip è parte della politica. Applausi e ancora applausi.
La serata si chiude con doni di libri all’ospite d’onore. Tra i numerosi presenti anche autorità civili, militari e politiche.