La Lega dice no a Viterbo come discarica del Lazio: oggi sit-in di protesta a Monterazzano e sotto la Prefettura

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- La Lega non ci sta a far diventare Viterbo la discarica del Lazio e dopo la nuova ordinanza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che prevede fino al 30 giugno che la discarica di Viterbo accolga 200 tonnellate al giorno di rifiuti da Latina e Frosinone, il partito è sceso in campo ed ha tenuto un sit-in questa mattina, prima presso la discarica di Monterazzano e poi in piazza del Plebiscito, davanti alla Prefettura. Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Andrea Micci spiega: “Reputiamo vergognoso il comportamento della Regione in questo caso  perché deriva tutto dall’emergenza dei rifiuti di Roma. La capitale non è mai riuscita  a chiudere il ciclo dei rifiuti, soprattutto dalla chiusura della discarica di Malagrotta ed a oggi nulla è stato fatto e nemmeno la Regione è intervenuta in sostituzione. Ci hanno anche presi in giro perché a parte il mancato rispetto istituzionale nel non partecipare né da parte della Regione che del comune di Roma al consiglio straordinario di ieri richiesto da noi, che è un fatto che si commenta da solo e che tradisce sia l’incapacità nel non avere giustificazioni per quanto accaduto, noi repetiamo anche irrispettoso il fatto che ieri ci sono state rassicurazioni che questa emergenza, che tra l’altro doveva finire ieri, sarebbe stata prorogata al massimo fino al 26 aprile ed invece  poche ore dopo  ci arriva la batosta che la delibera della Regione Lazio prevede ulteriori conferimenti nella discarica di Viterbo dei rifiuti di Roma fino al 30 giugno. Il rischio è che facciamo la fine di Roccasecca a Frosinone e cioè che per prendere i rifiuti degli altri per sopperire all’incapacità altrui, la città di Viterbo si trova male e noi non vogliamo assolutamente arrivare a questo. Abbiamo chiesto anche un incontro con il Prefetto affinché la Regione Lazio venga commissariata dal punto di vista della gestione dei rifiuti per manifesta incapacità. Se ci chiedono di andare in aiuto delle altre città della regione che sono in difficoltà noi siamo disponibili, lo abbiamo sempre dimostrato come lo stiamo dimostrando tuttora, purché siano situazioni temporanee, contingibili e urgenti. Qui invece la situazione dei rifiuti romani dura ormai da decenni e non è più accettabile una situazione del genere. La Regione poi, quando si deve dimostrare Regione, sembrerebbe che non ci sia, a cominciare  dal fatto che è stata assente quando sono stati individuati 22 siti di stoccaggio di rifiuti radioattivi nella nostra provincia e non si è fatta sentire per proseguire con il fatto che quando c’è stato da ridurre i posti letto  e Zingaretti era commissario alla sanità, Viterbo è stata messa nello stesso bacino di Roma e i posti letto sono stati sottratti alla nostra provincia. Quando c’è da fare l’Ato unico per la distribuzione dell’acqua  non si fanno vedere, spariscono, quando però c’è da prendere e da portarci i rifiuti ordinano e questo non è assolutamente accettabile”.

 

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