di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Questa mattina, una conferenza speciale al termine della prova di trasporto della nuova macchina di Santa Rosa, presso la sala del 400 del Monastero, sede naturale per una conferenza stampa.
Presenti la sindaca Chiara Frontini, il presidente del sodalizio Massimo Mecarini, Sandro Rossi capo Facchino, l’ideatore di Dies Natalis Raffaele Ascenzi, Vincenzo e Mirko Fiorillo costruttori della macchina, Antonella Servi e Luca Occhialini, collaboratori di Ascenzi.
È la sindaca Frontini a comunicare ai presenti, con un velo di commozione, le prime impressioni: “Grazie per essere tutti qui con noi questa mattina. La macchina di Santa Rosa, è sempre un’emozione, oggi è stata una prova travolgente. Viverla di giorno a fianco dei facchini, per la prima prova tecnica è maggiormente coinvolgente. Questa macchina è un progetto che vuole “volare in alto”. Progetto di rottura, d’innovazione, di sfida, che ha osato e che porterà ad un successo inaspettato”.
“Molta gioia e molta partecipazione – ha sottolineato Mecarini- con le giuste preoccupazioni. Sapevamo che la macchina aveva gli ingombri molto precisi. Questa giornata è stata programmata in tutti i particolari e abbiamo avuto la conferma del buon lavoro fatto fino ad ora che andrà completato, per arrivare al trasporto del 3 settembre”.
“Le dimensioni della struttura ha aggiunto Rossi – ci preoccupavano e le dovevamo verificare durante il tragitto. Considerando che il nuovo telaio è in alluminio, abbiamo considerato le caratteristiche del materiale. Abbiamo verificato il passaggio nei punti più stretti del Corso. I timori che in fase di costruzione erano emersi, durante il percorso si sono dissolti”.
I ringraziamenti più calorosi sono arrivati dall’ideatore Ascenzi alla squadra Fiorillo, per la realizzazione, perché la macchina è complicata, ricca di dettagli e imbrigliata in alcuni canoni. Inoltre, un ringraziamento ai collaboratori Occhialini e Servi per la “sfida” del suo progetto. “Andiamo a parlare di alcune aspetti architettonici che risalgono a oltre 50 anni – ha affermato Ascenzi- In alcuni punti del tragitto ci sono solo pochi centimetri di spazio utile. Nei modellini delle macchine qui esposte in queste teche- ha sottolineato Ascenzi – si notano i piccoli cambiamenti che negli anni sono stati effettuati. Personalmente sono rimasto molto colpito da quella del 1827 di Angelo Papini dove è ritratto papa Alessandro IV che ordinò di scavare in un punto della città, in riferimento al sogno che aveva fatto, alla ricerca del corpo di Rosina. Ora prosegue il nostro lavoro
con ulteriori controlli e verifiche dei punti critici, per arrivare ad un trasporto meraviglioso la sera del 3 settembre “.
Vincenzo Fiorillo ed il figlio Mirko e, dopo i ringraziamenti ufficiali, hanno evidenziato e rivolto una parola speciale a tutti i facchini impegnati in questo trasporto. Tutti ragazzi giovani, molto motivati, che hanno fin da ora dimostrato uno spirito di collaborazione e una consapevole partecipazione.
Al termine della conferenza la parola è passata a Occhialini e Servi che hanno trasmesso la gioia nel vedere realizzato completamente il bozzetto nei minimi particolari, sia per la parte artistica che tecnica.
“Oggi percepiamo una grande soddisfazione perché Dies Natalis è una macchina che ha osato, ed il risultato lo si potrà apprezzare al suo primo passaggio”.