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La maggioranza diserta il consiglio sulla crisi, Barelli: “Peggior atto di vigliaccheria mai visto a Viterbo”

di DIEGO GALLI –

VITERBO – “Metteremo in gioco la manifestazione democratica più dura possibile contro questo signore e la sua maggioranza, complice di questo atto di vigliaccheria”. A parlare è Giacomo Barelli (Viva Viterbo), al fianco di altri esponenti dell’opposizione del Comune di Viterbo, che in tono molto accusatorio punta il dito contro il sindaco Giovanni Arena e tutti i consiglieri di maggioranza “suoi complici”, come specifica.

Il fatto, che ha generato l’indignazione di parte dell’opposizione (assenti, tra i tanti, Chiara Frontini e Luisa Ciambella), è stata la scelta della maggioranza di disertare l’atteso consiglio straordinario sulla crisi comunale. La motivazione, è ovviamente quella di attendere la presentazione ufficiale della nuova giunta varata, che “non avrà alcuna novità, perché saranno sempre i soliti nomi”, come viene sottolineato dall’opposizione.

“È stato applicato il metodo Marini: cambiare per non cambiare”, apostrofa Alvaro Ricci (PD), altro oppositore indignatosi per la presunta “mancanza di coraggio” del sindaco Arena di presentare in sede di consiglio la nuova giunta.

“Non hanno risposte, ecco perché non sono qui”, è invece il commento di Massimo Erbetti (5Stelle), che invita i cittadini a visitare le zone transennate della fermata del Cotral di Porta Romana. “Tra pochi giorni cominceranno le scuole… immaginatevi che caos potrà esserci con i pulmann che dovranno sostare sulla corsia centrale”.

Quello che fa riflettere, tuttavia, è che i problemi sembrerebbero essere presenti non solo nella maggioranza, come è chiaramente evidente, ma anche nella stessa opposizione. La presenza di appena cinque (6) consiglieri (oltre ai citati, anche Delle Monache, Quintarelli e Purchiaroni, assente fisicamente ma concorde con le idee del collega Barelli) dimostra come le divisioni interne siano, tra le mura di Palazzo dei Priori, all’ordine del giorno. Tra tutti, la più pesante è sicuramente quella di Chiara Frontini (Viterbo2020), che conferma la sua volontà di creare un “nuovo polo”, alternativo ai ben conosciuti centrodestra e centrosinistra.

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