CAPRAROLA ( Viterbo) – Si è svolto a Caprarola con grande entusiasmo e partecipazione l’evento “La Maledizione dei Farnese”, un’esperienza culturale e teatrale che ha illuminato Palazzo Farnese e i cuori dei partecipanti. Organizzata dal comitato Classe 85, questa “cena con delitto” ha saputo unire la storia del luogo con il mistero e l’intrattenimento, celebrando al contempo la vitalità del paese cimino e sottolineando l’inestimabile valore delle tradizioni italiane.
L’evento ha portato in scena una rappresentazione teatrale ispirata a documenti storici reali, scritta per l’occasione dal regista Francesco Sabatucci, dimostrando come leggende e racconti del passato possano tornare a vivere e diventare protagonisti della contemporaneità. Grazie alla collaborazione tra comunità e talenti locali – scrittori, attori, organizzatori – la serata ha preso vita all’insegna della valorizzazione del patrimonio storico del territorio.
La Classe 85 ha messo in piedi un appuntamento di qualità, che ha assicurato ai partecipanti un’esperienza immersiva tra passato e presente, trasportandoli nell’anno 1585. Un esempio della vivacità culturale dei piccoli borghi, capaci di dar vita a manifestazioni di spessore culturale e sociale.
Gli ospiti, accolti nelle storiche Scuderie del Palazzo Farnese, hanno vissuto una serata in cui ogni portata, parola e sguardo erano intrisi del mistero e della suggestione dei secoli trascorsi. Il format della cena con delitto ha coinvolto il pubblico in un gioco di investigazione e deduzione, rendendo ogni partecipante parte attiva del racconto. L’evento ha reso omaggio alla tradizione teatrale di Caprarola e ha dimostrato l’importanza di preservare e tramandare i saperi e le storie che ci definiscono.
Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita dell’evento e gli spettatori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta. “La Maledizione dei Farnese” si prefigura come il primo di una serie di eventi che mirano a far conoscere e promuovere la storia e la cultura di Caprarola.