Università Unimarconi

La Misericordia di Fucecchio sforna nuovi soccorritori

 

Dopo la magnifica infiorata di domenica 2 giugno in occasione del Corpus Domini della Misericordia di Fucecchio che tanto successo ha riscontrato lungo le vie di Fucecchio, si sono svolte ieri le premiazioni per i nuovi soccorritori della Misericordia, i quali hanno svolto il corso da soccorritore e ricevuto così un attestato di partecipazione.

“Dopo ben otto anni, la Misericordia di Fucecchio è tornata ad organizzare eventi di formazione di primo soccorso – spiega il governatore Ciro Macchiaroli -. Si sono svolti, infatti, dal 16 febbraio al 16 marzo di quest’anno tre corsi dedicati al primo soccorso livello base e BLSD per l’utilizzo laico del defibrillatore e con estrema nostra soddisfazione. Abbiamo consegnato gli attestati dei corsi a 11 partecipanti i quali hanno mostrato grande interesse per questa iniziativa della Misericordia ed hanno avviato anche un percorso di volontariato. L’auspicio è, infatti, che possano essere organizzati ulteriori corsi nei prossimi mesi anche relativi alla protezione civile, i quali possano far avvicinare le persone e chi comunque ha interesse ad aiutare il prossimo all’attività di volontariato”.

Per diventare volontario basta venire nella sede della Misericordia a Fucecchio e prendere contatti. I responsabili vi forniranno tutte le informazioni e vi indicheranno l’inizio dei corsi di formazione necessari per intraprendere il cammino di aiuto ai bisognosi. Aiutaci ad aiutare.

“Lascia la tua impronta nella vita di una persona, unisciti a noi – dice il governatore Macchiaroli-. Come ha detto Papa Francesco “la Misericordia di Dio non è una bella idea, ma un’azione concreta. Non c’è Misericordia senza concretezza”. Ecco quello che facciamo da quasi 8 secoli. E che potrete fare anche voi. Ci sono tanti modi per essere super eroi dei nostri tempi: imparate ad aiutare il prossimo. Ci sono cinque motivi per fare il volontariato: sviluppare nuove abilità; sostenere una causa; conoscere nuove persone; connettersi con la propria comunità; espandere i propri orizzonti”.

Forse in pochi sanno che la Misericordia di Fucecchio è tra le più antiche della Toscana. Secondo attendibili fonti storiche la Misericordia di Fucecchio ebbe origine il 25 marzo dell’anno 1606, come Confraternita della Carità di Fucecchio, con scopo l’esercizio delle varie opere di Misericordia e più direttamente dare sovvenzioni ai poveri e agli infermi poveri e agli infermi poveri e portare alla sepoltura quei morti che non avessero con che farsi il funerale. Ingiustamente soppressa nel 1790, in forza di un provvedimento granducale che colpi in blocco tutte le confraternite della Toscana, perse l’intero patrimonio che fu assegnato al Capitolo della Collegiata di Fucecchio. La Misericordia venne restaurata a Fucecchio 67 anni dopo nel 1857 e da allora ha svolto ininterrottamente fino ad oggi il suo compito umanitario e cristiano a sollievo dei sofferenti e dei bisognosi del nostro territorio.

“Misericordia è un termine che sembrava dimenticato ma che ora è tornato ad essere familiare. Il termine deriva dal latino Miseris cor dare, cioè «offrire il proprio cuore ai miseri». Dunque, è il sentimento di vicinanza a chi è in difficoltà, il lasciarsi toccare visceralmente da quelli che sono nella sofferenza. Per questo nella Bibbia la parola misericordia è soprattutto un sentimento materno, quello che la donna prova portando il figlio dentro il suo seno. Non a caso, mentre in latino la parola fa riferimento al cuore, in ebraico fa riferimento alle viscere. Non dimentichiamo, poi, che l’unico nome che Dio ci ha consegnato, fin dai tempi di Mosè, è “il misericordioso, il compassionevole”. Misericordia, dunque, è compassione, tenerezza, amore”, spiega Macchiaroli.

“Sognate cose grandi”, la Misericordia di Fucecchio lancia un appello: vi piace aiutare gli altri? Vi sentite appagati e sereni dopo aver fatto del bene? Allora è la vostra occasione, entrate a far parte della grande famiglia della Misericordia di Fucecchio, vi aspettiamo”.

“Negli ultimi anni la carenza di volontari si è fatta sentire e siamo stati costretti a sospendere alcuni servizi che vorremmo al più presto riprendere, come la protezione civile. Per questo abbiamo bisogno di nuove leve, di giovani bravi e capaci di dare nuova energia alla Misericordia. Ci rivolgiamo alle scuole e anche alle 12 Contrade che si facciano promotrici di questo messaggio di benevolenza. Aiutare gli altri fa bene a noi in primo luogo. Ci fa subito sentire meglio. Dopo il verbo “amare” il verbo “aiutare” è il più bello del mondo. E l’unione è la nostra forza. Io dico sempre: ti annoi? Non sai cosa fare? Hai del tempo libero e vuoi renderti utile per la comunità? Non andare al bar, vieni a fare del bene agli altri. È una esperienza di vita unica che arricchisce il cuore e l’anima. E il terribile periodo del Covid ce l’ha fatto capire ancor di più”, continua Macchiaroli.

Tra le idee in campo c’è anche quella di organizzare una grande festa del volontariato ogni anno il 25 marzo, giorno della fondazione della Misericordia di Fucecchio. “Il volontariato, quello vero, è sempre stato importante nella nostra società ma, lo è ancora di più oggi. La parola volontariato deriva dal latino, Voluntas, che significa volontà, cioè, voler fare qualcosa. Non solo, spesso i latini associavano a Voluntas anche Gratis et amore Dei, cioè, fare la cosa volontariamente e per amore di Dio. Allora, il significato, etico, morale sta tutto in quello etimologico. Il volontariato a favore della gente va in due direzioni: volontariato sanitario e sociale. La platea che ha bisogno di questi due tipi di volontariato è vastissima per questo abbiamo bisogno di voi. Vi dico solo di provare, perché volontariato significa certamente fare del bene a chi lo riceve ma anche a chi lo fa”.

 

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