La morte di Sergio Lepri, un maestro del giornalismo italiano

Stampa Romana scrive: “La morte di Sergio Lepri addolora tutto il mondo dell’informazione. Giornalista di grande forza morale aveva guidato l’Ansa tra il 1962 e il 1990. Sotto la sua guida la principale agenzia di stampa italiana ha rivaleggiato con colossi come Reuters, France Press e AP. Era nato a Firenze il 24 settembre 1919. Laureato in filosofia all’Università di Firenze, aveva insegnato nelle scuole statali come professore di storia e filosofia. Al giornalismo era arrivato attraverso la stampa clandestina, cioè dopo aver diretto, nell’ inverno 1943-1944, durante l’occupazione nazifascista, l’organo clandestino del Partito Liberale ”L’ Opinione”.

Giornalista professionista dal 1946, lavorò prima alla ”Nazione del popolo” di Firenze, poi al ”Mattino dell’Italia centrale” poi diventato ”Giornale del mattino”. Il giornalismo rigoroso, aperto al mondo e al racconto del territorio, con una particolare attenzione ai giovani, segno del suo tratto professionale è sintetizzato in due frasi ricordate dai colleghi. “Sulle notizie dobbiamo arrivare per primi, perché siamo l’Ansa. Ma dobbiamo verificarle e darle bene, perché siamo l’Ansa”. “Spero che lei abbia opinioni politiche, ma non le voglio conoscere dalle notizie che scrive”. Le nostre condoglianze alla famiglia di Sergio Lepri e alla grande comunità professionale dell’Ansa”.

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