La poetessa Zingonia Zingone è tornata a Viterbo per presentare in anteprima il suo nuovo libro “Viaggio del sangue”

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – “Amore sacro, amore profano” è il titolo dello speciale incontro promosso ieri 14 febbraio, giorno di San Valentino, dall’associazione Archeotuscia Onlus che ha visto come ospite d’onore, presso la Sala del Cedido (Palazzo dei Papi), la poliedrica poetessa Zingonia Zingone invitata a presentare in anteprima il suo nuovo libro dedicato al figlio “Viaggio nel sangue”, libro che uscirà a giugno con Carta Canta-Capire Edizioni. Un successo annunciato dopo quello già ottenuto lo scorso autunno alle Terme dei Papi dove, nell’ambito del festival “I Bemolli sono blu”, su una pedana trasparente proiettata sull’acqua, ha coadiuvato con la lettura di alcuni suoi scritti il pianista Sandro De Palma nel concerto dedicato a Chopin.

Nella sala contornata da antichi e preziosi libri, il tavolo dei relatori accoglie la scrittrice Zingone, il giornalista Giuseppe Rescifina che ha introdotto i lavori ed il poeta Claudio Damiani che ha analizzato la struttura del libro definendolo un viaggio nell’esistenza con un epilogo, la creazione. Al termine della presentazione arricchita dalla lettura di alcune bellissime poesie tratte dal nuovo volume di “Viaggio nel sangue”, Archeotuscia ha donato alla poetessa Zingone una copia anastatica del libro su Santa Rosa. Tanti i complimenti e gli applausi prima del consueto “firma copie”.

Giuseppe Rescifina nella sua introduzione ha messo in luce i vari simbolismi e interpretazioni dell’amore espresse sia nell’arte (“Amor sacro e amor profano”, Tiziano, Galleria Borghese, Roma) che negli scritti dei più grandi letterati del mondo come Ovidio, Shakespeare per l’amore profano e Il Cantico dei Cantici per l’amore sacro. Senza dimenticare il sommo poeta Dante che nella Divina Commedia esalta, nell’Inferno l’amore carnale e nel Paradiso quello carnale-celestiale.

Claudio Damiani, poeta famoso ed apprezzato, ha invece posto l’accento sulla figura della poetessa-scrittrice di famiglia italiana vissuta per molto tempo in Centro America che fa dello spagnolo la lingua fondamentale della sua scrittura dalla quale, nella sua poesia, emerge sempre il fuoco. Il titolo dato al libro “Viaggio del sangue” sta ad indicare il sangue della vita che è il figlio, lei lo dà alla luce ma è lui che gli dà la luce. Per l’amore, tema dell’incontro, è il peccato il vero carcere, come carcere è la prigione dove Zingonia Zingone tiene per i detenuti un laboratorio di poesia (Casa Circondariale Regina Coeli di Roma).

E parlando di amore Damiani ricorda anche altri poeti come Petrarca, Garcia Lorca, Jacques Prévert.

A darefuoco” al pomeriggio è la lettura diretta delle sublimi poesie raccolte nel volume e declamate dalla stessa romantica autrice. Applausi e ancora applausi.

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