La polizia di Stato celebra l’eroe Palatucci

di MARTINA DI BARTOLO –

VITERBO – Oggi, alle ore 11, presso il Giardino della Fraternità di Porta della Verità, si è celebrata la memoria dell’eroe Giovanni Palatucci con la piantumazione di un albero di ulivo, con l’apposizione di una targa al valoroso Dirigente di polizia.

Erano presenti alla commemorazione il questore di Viterbo, Massimo Macera, il rappresentante della Comunità ebraica, Angelo Lo Porto, il commissario prefettizio di Viterbo Antonella Scolamiero e gli studenti dell’Istituto “Ruffini”.

Il questore di Viterbo, Massimo Macera ha ringraziato i presenti e ha raccontato brevemente la vita di Giovanni Palatucci. “Era un funzionario di polizia negli anni bui della seconda guerra mondiale e questore di Fiume (quando era ancora città italiana). Quando furono approvate le leggi razziali, Giovanni Palatucci, uomo profondamente religioso, decise di intervenire per evitare la deportazione degli Ebrei, approfittando della sua carica tra il 1938 e 1944 e salvandone circa 5000”.
Incurante dei pericoli rimase a Fiume fu arrestato, condannato a morte e il suo corpo venne gettato in una fossa comune.

A Giovanni Palatucci è stata riconosciuta dallo stato italiano la Medaglia d’Oro a Valor Civile e la Beeatificazione, ancora in corso, riconoscendolo martire cristiano del XX secolo e servo di Dio.

Oggi – prosegue Massimo Macera – commemoriamo un eroe. Ho scelto questo giardino poiché di fronte vi è l’edificio dove alloggiavano tre Ebrei viterbesi che non hanno avuto la stessa fortuna di chi è stato salvato da Palatucci: sono stati deportati ad Auschwitz. L’obiettivo è quello di creare un angolo della memoria”.

Ha, quindi, preso la parola Angelo Lo Porto che ha raccontato il sacrificio del nonno e di come il padre si sia salvato grazie all’eroico gesto di Rita Orlandi  (proprio la settimana scorsa si è celebrata all’Università degli Studi della Tuscia la consegna delle medaglie “Giusti fra le Nazioni” per questo grande gesto).

Un piccolo intervento è nato anche dal Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, la quale ha ringraziato tutti i presenti ed ha spiegato l’importanza dello studio della storia per far sì che certi eventi non si ripetano mai più. Si è, poi, dichiarata emozionata per l’evento odierno al quale hanno partecipato anche gli studenti. La cerimonia si è conclusa con la benedizione, da parte del reverendo, dell’Ulivo e della targa.

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