La prima nazionale “Graveyards and Gardens” di Caroline Shaw e Vanessa Goodman il 17 maggio a Roma chiude la prima stagione danza

È con la prestigiosa prima nazionale Graveyards and Gardens di Caroline Shaw e Vanessa Goodman che si chiude il 17 maggio al Teatro Palladium di Roma Diafanie. Materia e Luce, la prima stagione danza realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza ORBITA | Spellbound.

Ideata e creata da Caroline Shaw –  tra le più importanti compositrici della sua generazione, vincitrice nel 2022 del Grammy per la migliore composizione classica contemporanea – insieme alla coreografa canadese Vanessa Goodman, con il lighting design di James Proudfoot e il sound design di Eric Chad e Kate De Lorm, Graveyards and Gardens è una performance installativa collaborativa che esplora il concetto di memoria.

Ispirate dalla comune passione per i giardini, che siano quelli di un parco o di un cimitero, come luogo dell’anima e metafora della vita, il progetto si sviluppa a partire dall’idea del suolo come specchio della memoria, capace di assorbire ciò che si decompone e allo stesso tempo di rinnovare e dare nuova vita.

Il lavoro infatti esamina la memoria come processo di ricostruzione piuttosto che come richiamo di eventi, abbracciando le varie elaborazioni, distorsioni e omissioni che il ricordo genera. Una danza. Un concerto. Una curiosa e ipnotica esperienza di performance guidata dall’analogico. In un ambiente immersivo teso tra natura e tecnologia, dove compaiono piante e altri oggetti come cavi e lampade, la danzatrice fa esperienza della propria memoria creando una sorta di album visivo e sonoro di ricordi ricostruiti e distorsioni. Un album vivente, guidato dalle musiche eseguite dal vivo dalla Shaw, che continua a piegarsi e dispiegarsi su se stesso per scavare in profondità nella bellezza di come il corpo ricorda.

BIO

Vanessa Goodman è una coreografa con sede a Vancouver, direttrice artistica di Action at a Distance, co-direttrice artistica di The Contingency Plan e artista associata di Small Stage. Ha ricevuto la sua prima formazione a Toronto dal Canadian Children’s Dance Theatre, PBJ Dance Projects e Etobicoke School for the Arts. Ha conseguito un BFA presso la Simon Fraser University. Ha ricevuto nel 2013 l’Iris Garland Emerging Choreographer Award dallo Scotiabank Dance Center che ha sostenuto il suo primo lavoro a figura intera, “What Belongs to You”.

Caroline Shaw. Dal lavoro con la Filarmonica di Los Angeles alla produzione per Kanye West, la musicista Caroline Shaw ha coperto molti territori artistici lungo la carriera. Ciò che accomuna le sue creazioni sono lo spirito di avventura e l’attitudine a sperimentare. Ha ricevuto il Premio Pulitzer per la musica nel 2013, diversi premi Grammy, un dottorato onorario da Yale e una borsa di studio Thomas J. Watson. Ha lavorato con tanti artisti tra cui Rosalía, Renée Fleming e Yo Yo Ma, e ha contribuito alla musica di film e serie tv tra cui Fleishman is in Trouble, Bombshell, Yellowjackets, Maid, Dark e Beyonce’s Homecoming.

ORBITA/DIAFANIE. MATERIA E LUCE: LA STAGIONE DANZA 2023

Realizzata da ORBITA | Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, nasce finalmente a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal 10 gennaio al 17 maggio 2023 al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti, Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal LibanoMasoumeh Jalalieh dall’IranMichael Getman da Israele Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha conquistato tutto il mondo.

Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni, Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione degli spettacoli.

Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente.

Crediti

Coreografie: Vanessa Goodman

Musiche dal vivo: Caroline Shaw

Sound Designers: Kate De Lorme e Eric Chad

Light Designer: James Proudfoot

durata 55′

Info e prenotazioni

orbitapromozione@gmail.com

https://www.instagram.com/orbita_spellbound
https://www.facebook.com/orbitaspellbound

https://orbitaspellbound.com/stagione-danza-2023/

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