di MARIELLA ZADRO-
LARINO – E’ una delle manifestazioni religiose più antiche della città di Viterbo.
La storia popolare racconta che nell’anno 1283, un contadino della famiglia Crochi, arando il campo della Chirichea (zona strada Bagni in Viterbo) rinvenne una cassa di pietra contenente il Trittico del SS Salvatore.
La modalità del ritrovamento, spinse il popolo e il Clero a portare la Sacra Immagine nella Chiesa di Santa Maria Nuova, perché era quella più importante della città, qui erano conservati i documenti comunali e veniva usata anche per le assemblee del popolo.
Il trittico che ritrae il Santissimo Salvatore, al tramonto del 7 maggio, issato sul carro trainato da una coppia di buoi, attraversa le strade del centro storico, preceduto dai Figuranti del Corteo Storico per ricordare la devozione che il popolo riserva a questa immagine.
La manifestazione, proprio per le sue caratteristiche storiche, popolari e folcloristiche, è stata inserita nella rete del progetto “Uomini, buoi e fiori, cerimoniali agrari e processioni devozionali “.
L’idea, nata nel 2019 dal Comune di Larino “Fare cultura nei territori”, si è concretizzata domenica 7 agosto 2022 presso il borgo molisano.
La parrocchia di Santa Maria Nuova, autorizzata dal parroco Don Mario Brizi, ha partecipato alla Carresi di Larino , con una significativa rappresentanza.
Per il comitato Santissimo Salvatore erano presenti Alfonso Carnevalini e Alessandra Cortese; Franco Chiaravalli Priore e Roberto Cenciarini Arciconfraternita del Gonfalone Araldi della Madonna del Carmelo
I Figuranti della Rievocazione storica, hanno rappresentato le dame: Cinzia e Donatella Pagliaccia, Penelope e Sofia Cenciarini, Predescu Nicoleta; con i paggetti Andrea Diana e Aisha Acuna, Erica e David Ziaei.
Per i mestieri, Porciani Federico rappresentava lo scalpellino, mentre Edoardo Cenciarini un armigero.
Presente alla manifestazione, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, è stata accolta insieme ad altre delegazioni, dal Sindaco di Larino Pino Puchetti, dalla professoressa Università del Molise Letizia Bindi, che segue il progetto per gli aspetti amministrativi e dall’Assessore alla Cultura Maria Giovanna Civitella.
La rete costituita, s’impegnerà a migliorare maggiormente l’organizzazione delle singole manifestazioni, promuovendo la cultura e l’identità dei territori, per il bene collettivo.
Impegno vissuto nella processione dei trenta carri presenti, nell’incedere cadenzato dei buoi, veri protagonisti, accompagnati dai suoni quasi all’ unisono dei campanacci, dalla ricchezza dei fiori realizzati da alcune signore del luogo, ma soprattutto, dal desiderio di vivere insieme questi momenti, apprezzando maggiormente la ricchezza delle radici storiche e il piacere di tramandarle.