La Provincia si oppone alla nuova discarica ad Arlena di Castro: richiesta di annullamento dell’autorizzazione

di REDAZIONE-

VITERBO – Il Consiglio provinciale ha espresso un netto dissenso nei confronti della nuova discarica prevista ad Arlena di Castro, una piattaforma di 800.000 metri cubi autorizzata dalla Regione e gestita da Med Sea Litter, che avrebbe lo scopo di smaltire tonnellate di rifiuti in plastica provenienti dal mare. In seguito all’approvazione unanime di una delibera, il presidente Alessandro Romoli è stato incaricato di richiedere autonomamente alla Regione l’annullamento dell’autorizzazione per consentire ulteriori approfondimenti tecnico-amministrativi.

Nella giornata odierna, le richieste saranno formalmente presentate e inviate a Roma. La richiesta della Provincia si basa su due elementi fondamentali: le condizioni della viabilità delle strade provinciali e il piano provinciale dei rifiuti, che prevede l’autosufficienza del territorio nel ciclo dei rifiuti come uno degli obiettivi.

Nel caso in cui la richiesta di sospensione dell’iter non venga accolta dalla Regione, Romoli valuterà la possibilità di fare ricorso al Tar insieme ai comuni circostanti. Il presidente della Provincia ha dichiarato che saranno intraprese tutte le azioni necessarie per far valere la chiara opposizione alla costruzione della nuova discarica ad Arlena di Castro. Inoltre, sarà richiesta un’audizione sia al presidente regionale Francesco Rocca che alla commissione Ambiente della Regione Lazio.

Le mosse intraprese dal Consiglio provinciale si articolano in tre punti: inizialmente, si chiederà alla Regione di sospendere autonomamente l’avvio dell’impianto per effettuare ulteriori valutazioni, accompagnate da un’audizione. In secondo luogo, se le richieste non verranno accolte, si valuterà l’opzione di presentare un ricorso al Tar insieme ai comuni. Questo ricorso sarà presentato solo dopo aver condotto tutti gli adeguati approfondimenti tecnici e legali. Infine, la Provincia fornirà il massimo supporto ai comuni che desiderano organizzare attività per esprimere la propria contrarietà alla discarica.

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