La rappresentante dei nidi convenzionati del comune di Viterbo: “Bambini di serie A e di serie B!”

VITERBO – Riceviamo dagli asili convenzionati di Viterbo e pubblichiamo: “Alla faccia del nido: a Viterbo bambini di serie A e di serie B! Viterbo rinuncia a fondi regionali e mette in ginocchio il sistema dei nidi. Con questo comunicato intendiamo smentire ufficialmente quanto dichiarato dall’assessora alle politiche sociali Patrizia Notaristefano ovvero “nidi gratis e più di 40 famiglie che usufruiranno del servizio”, ovvero una enorme FALSITA’!
Sono circa venti anni che i nidi di Viterbo sono convenzionati con il Comune. L’amministrazione aveva come obiettivo prioritario in materia di nidi d’infanzia il potenziamento dell’offerta del servizio allo scopo di far fronte della crescente domanda da parte delle famiglie in quanto, il Comune con le strutture di nido funzionanti, non era in grado di soddisfare a pieno la domanda di servizio (con riferimento alla convenzione ancora in essere).
Le amministrazioni comunali precedenti hanno sempre avuto la responsabilità di determinare un sistema di regole e garanzie che consentivano equità ed efficacia, con interventi che miravano ad una definizione chiara degli obiettivi, gestendo un sistema integrato tra pubblico e privato, progettando sostenendo e promuovendo azioni tese alla massima collaborazione con le strutture private, considerata parte integrante dei servizi alla prima infanzia del territorio.
La Convenzione sancisce i principi fondamentali a cui riferirsi per la cura dell’infanzia e dell’adolescenza, che vanno dal diritto all’identità e ad essere difesi dalla violenza, al diritto al gioco e all’educazione. Perdere questo diritto trasformerà i servizi in una giungla, dove il piccolo verrà sopraffatto dal grande determinato solo da una lotta di potere economico, si perderà la qualità educativa diffusa entrando in una competizione di tariffe economiche per la sopravvivenza, di ognuno di noi col rischio molto elevato di chiudere per sempre.
Dopo un anno di totale assenza da parte dell’assessora attuale, più volte attesa per un confronto, il giorno 6 giugno, senza nessuna concertazione precedente e solo dopo aver insistito con la Sindaca Frontini e l’assessora Notaristefano per la richiesta di un confronto, siamo state brutalmente informate che non ci sarà più alcuna convenzione e che le famiglie riceveranno un Bonus da parte del Comune che renderà a loro Gratuito il servizio congiuntamente con i bonus già erogati dall’ INPS e dalla regione Lazio Efamily. I bonus già esistenti sono annuali e soggetti all’esaurimento fondi quindi, non rappresentano nessuna garanzia, oltre al fatto che i genitori dovranno anticipare ogni mese l’intero importo che si aggirerà tra i 680 e 840 € ovvero il reale costo di un servizio educativo di qualità.
L’importo delle nostre rette è determinato da una media tra le rette comunali e quelle private e così riuscivamo a garantire, per le famiglie che non riuscivano ad entrare in convenzione, delle rette sostenibili, compensando dove il Comune non riusciva a coprire. Questa modalità inoltre genererà una differenza sociale determinata dall’aspetto economico tra quelle famiglie che sono in grado di anticipare tale importo e coloro che non ne saranno in grado e pertanto saranno costretti a rinunciare al servizio.
Vorremmo far notare che il giorno 7 Giugno è uscito il bando per le famiglie per l’iscrizione al nidi comunali, mentre invece il bando ”Bonus nido” è ancora in fase di progettazione, questo solleva confusione e discriminazione del servizio sia nell’offerta che nella fruibilità dell’accesso stesso, garantendo nel primo caso posti e rette sicure, di contro nel secondo caso una estrema inefficienza creando discriminazione tra le famiglie. Inoltre le difficoltà burocratiche: mettiamo il caso che i bonus menzionati vengano riconfermati (cosa che ad oggi non è possibile stabilire), i genitori dovrebbero, dopo aver anticipato la retta, chiedere il rimborso all’INPS, all’Efamily ed anche al comune. Fino ad oggi gli utenti potevano pagare la retta al Comune e chiedere il rimborso all’INPS.
In sede di colloquio abbiamo chiesto di poter usufruire almeno dei fondi messi a disposizione dalla regione L.671 del 2021 destinati ai nidi, ma ci è stato risposto che il comune intende rinunciare a tale contribuito in quanto per l’amministrazione non è più utile usufruirne.
E che fine farà il nostro personale? Le convenzioni vengono rinnovate ogni anno e gli asili dedicano dei posti al Comune. Non era nostro diritto essere informati di questo sconvolgente cambiamento? Le nostre strutture offrono circa 80 posti di lavoro, di cui una parte dedicata al servizio in convenzione. Inoltre la dislocazione sul territorio permetteva al genitore di scegliere l’asilo più gradito o più comodo per la famiglia.
Dopo quasi 20 anni di convenzione siamo espertissime in materia e avremmo delle soluzioni da consigliare all’amministrazione per offrire più posti in convenzione alle famiglie ma non siamo state ricevute. Hanno preferito BUTTARCI FUORI senza neanche un grazie per il servizio offerto negli anni. SIAMO INDIGNATE del trattamento ricevuto, sia gestori che educatrici che in tutti questi anni hanno messo amore e passione nel lavoro svolto. E non parliamo della formazione: le nostre educatrici si formano per un minimo di 40 ore l’anno.
La nuova amministrazione ci ha tolto il pediatra (che abbiamo provveduto privatamente a mantenere) e la formazione, che la vecchia amministrazione ci offriva insieme ai nidi Comunali. Come se i nostri bambini che provengano dalle stesse graduatorie e fossero di serie B. Non ci siamo meritati né noi né i nostri bambini un saluto ad inizio anno né la possibilità di invitare il sindaco o l’assessore alle feste di fine anno, in quanto neanche dopo aver inviato pec, mail e chiamate siamo state ricevute tutte insieme.
Vogliamo essere ricevute, Vogliamo essere ascoltate. Vogliamo che i bambini siano considerati tutti uguali”.
“Non sono gli errori a fare scandalo. Quel che preoccupa è la convinzione, sempre più diffusa, che le buone maniere siano un’anticaglia e che non valga la pena impartirle” P. Ottone

Claudia De Angelis – La Bottega dei Talenti – Asilo nido e scuola d’infanzia
Giuseppina Petterini – Asili nido e scuole d’infanzia Pollicino
Delia Filesi – Giardino d’infanzia
Raffaella Sciarrillo – Asilo nido bilingue La Chioccia
Federica Lamoratta – Asilo nido e scuola d’infanzia Naturilandia

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