La River Monster Produzioni colpisce ancora, in arrivo la terza puntata de “La Maledizione di Tuchulca”

di EMANUELE FARAGLIA –

VETRALLA (Viterbo) – Cosa mai potrà accomunare il trash, l’archeologia, la valorizzazione turistica della Tuscia e le temerarie imprese di un gruppo di amici riuniti sotto il nome di “River Monsters Produzioni”? Ce lo hanno spiegato, in una di quelle di serate da raccontare ai posteri, il dottor Mauro Presciutti e la sua banda che da ormai 13 anni scorrazzano per la campagna vetrallese alla ricerca di misteriosi reperti e fantomatiche divinità tuttora presenti, a quanto pare, dalle parti del torrente Biedano…

Con il secondo episodio de “La  Maledizione di Tuchulca” l’Rmp ha dimostrato ancora una volta di saper coniugare cazzeggio e racconto del territorio, voglia di evadere e necessità di restare ancorati al presente, alle proprie radici , al proprio territorio. Stasera abbiamo incontrato i protagonisti di queste avventure per le desolate e dimenticate lande di Norchia e Grotta Porcina, siti di rilevante importanza archeologica e culturale tuttora teatro di ulteriori scoperte che fanno riaffiorare la mai del tutto sepolta storia degli Etruschi meridionali.

Tuchulca, Tomba dell’Orco , Tarquinia (VT)

Uno dei leader del gruppo, il biologo Mauro Presciutti , ci spiega che “Fonte di ispirazione sono stati i Jackass (americani che da anni spopolano sul web e oltre con le loro folli trovate da non ripetere a casa, ndr) . La River Monster è nata nel 2007, come esaltazione del trash, da momento di degrado assoluto , con un pizzico d’arte”.

Tra le bravate degne di nota la traversata del Mignone fino al mare con un gommone nell’ormai lontano 11 luglio del 2015. “Facevamo le gojerie  –  spiega il geologo Gabriele Trevi, ovvero il professor Brevi nella miniserie su Youtube – l’idea era quella di far comprendere il territorio , però non con un tono serioso all’Alberto Angela , bensì con un tono scherzoso “.

Si ride e si scherza, insomma, ma neanche troppo, visto che di peripezie ed incidenti veri con ferite tipo ami conficcati e rovinose cadute tra i dirupi se ne sono viste di cotte e di crude, tant’è che il gruppo si serve anche della professionalità di un infermiere, Elia Ferri, sempre presente con il suo kit di pronto intervento: “Lo scopo è quello di far conoscere le necropoli, i paesaggi, cose culturali e naturalistiche in una chiave più divertente, questo è il nostro quid, e la serie è un modo per rendere i video abbastanza fruibili”.

Nella troupe anche un archeologo, Leonardo , in arte dottor J Maltese, che con la sua sola presenza gartantisce quel minimo di serietà e validità storico-scientifica che consentono di superare il trash e puntare alla divulgazione rivolta soprattutto alle nuove generazioni spesso inconsapevoli della ricchezza del proprio territorio.

Attualmente il Gruppo Biedano Challenge è formato da: Elia Ferri, Mauro Presciutti, Gabriele Trevi
Giuliano Carloni, Stefano Cenci, Leonardo Maltese, Diego Ferri, Alessio Giacobbe, Carlo Berni

Matteo Cavallo.

E con l’arrivo del Carnevale è già previsto un evento, il 21 febbraio al ristorante Km 62 ,  per affermare ancora di più la propria missione e far capire che  scienza e fantascienza, trash e divulgazione seria possono convivere, basta non disturbare i demoni e seguire lo stile River Monster. Forse.
 Contatti social:
FB: Rivermonster Page
YouTube: RMP Vetralla
Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE