di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Si è svolta oggi, venerdì 9 settembre, la prima conferenza stampa- incontro con Luisa Ciambella, candidata alla Camera dei Deputati ed è stata affiancata da Alessandro Sterpa candidato al Senato, Mario Raffaeli Segretario Nazionale di Azione, candidato alla Camera dei Deputati, Emanuela Capodaglio candidata alla Camera dei Deputati e dalla Sen. Annamaria Parente Pres. Com. Igiene e Sanita Senato, candidata al Senato.
E’ Luisa Ciambela a salutare il pubblico presente e delineare la situazione della sanità nel viterbese:
“ Il nostro ospedale, programmato negli anni ’70, rischia di essere superato. Siamo passati per diverse inaugurazioni, ma oggi ci troviamo all’85esimo posto nella classifica Newsweek sui migliori.
Ancora non è completato. Serve impegnarsi per sbloccare la situazione. Forse una struttura ex nuovo ci sarebbe costata di meno”
Alessandro Sterpa docente all’UNITUS, in corsa all’uninominale Senato, ritiene che i collegi, per effetto del taglio ai parlamentari siano troppo grandi, col rischio che arrivino meno risposte ai territori. Per il lavoro che svolge, vede insieme ai ragazzi il cambiamento repentino politico e sociale, un cambiamento che non sempre la politica segue.
Mario Raffaelli, relaziona sulle sue esperienze vissute in Africa, in particolare parla dell’impegno che la lista propone sui principali temi nazionali. La sanità è unica e globale. Se vogliamo fare un piano che risponda veramente ai bisogni, bisogna prendere in esame (e la pandemia ce lo ha insegnato) la salute non solo delle persone, ma anche degli animali e di tutto il Pianeta. Una prevenzione trasversale.
A conclusione la senatrice è molto diretta nella sua esposizione:
“Se vogliamo migliorare la situazione sanitaria, relativa a questo stupendo territorio, e non solo, si dovrà investire, utilizzando il Mes Sanitario, per la prevenzione e la formazione dei medici che andranno ad operare in questo campo. Sì dovrà curare anche la ristrutturazione degli ospedali esistenti. Lavorare per migliorare l’accoglienza degli anziani nelle case di riposo e soprattutto, fare prevenzione per le future pandemie, perché siamo un paese a rischio. Speriamo di arrivare presto alla Carta d’identità sanitaria e migliorare i rapporti con i medici di base che devono essere liberi di lavorare in tranquillità”.