La seconda edizione di “Acrobazie Letterarie” fa il pieno di applausi

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

SAN MARTINO AL CIMINO ( Viterbo) – Sabato 26 e domenica 27 agosto, nell’ambito degli eventi estivi “Donna Olimpia e le sue genti”, la piccola Biblioteca dell’Abbazia cistercense di San Martino al Cimino ha accolto al suo interno la seconda edizione delle straordinarie “Acrobazie Letterarie”, incontri di grande successo promossi dall’assoziazione TusciaArt Lab in collaborazione con la Biblioteca Consorziale di Viterbo.

La manifestazione, attesa e molto apprezzata dal pubblico, è stata introdotta  da  Giulia Marchetti, presidente dell’associazione Italian Human Connections Ets che ha ringraziato per l’ospitalità il parroco don Fabrizio Pacelli della Parrocchia di San Martino Vescovo e tutti gli amanti della cultura, attenti ascoltatori, pronti a destreggiarsi tra l’arte e la tecnica dei funamboli delle parole.

Giuseppe Manfridi (drammaturgo, romanziere e attore), direttore artistico delle “Acrobazie” nella festosa serata di chiusura, tra un brindisi e una stretta di mano ha ribadito: “Non è un festival. E’ una stagione che è iniziata con due giorni che abbiano intolato “Acrobazie Letterarie” e dopo un anno l’abbiamo replicata, quindi chiacchierata su temi che possono sollecitare opinioni di tutti al di là delle competenze individuali, come la lettura di testi difficili l’anno scorso, la vergogna di essere lettori invece di testi troppo facili, quest’anno, con  l’impudicizia di dire: leggo il romanzo bestseller più venduto. Sono temi che ognuno di noi può elaborare in opinioni personali. Noi abbiamo visto che in effetti questo è stato. Nella passata edizione abbiamo corredato un primo incontro con Claudio Giovanardi (scrittore e professore ordinario di Linguistica italiana e Storia della Lingua Italiana presso l’Università di Roma Tre), Dario Pisano (filologo e scrittore) e me, con uno spettacolo. L’anno scorso fui io a proporre il mio “Il treno in tre no”.

Quest’anno gli spettacoli sono stati due, uno (sabato 26), “Il fazzoletto di Dostoevskij” con Paolo Perinelli, e domenica 27, “La supplente” con Silvia Brogi, entrambi con la regia di Claudio Bocaccini, i miei testi, che loro fanno da tanti anni”.

Il fazzoletto di Dostoevskij”, un testo dal ritmo serrato. “Certo – interviene l’attore Paolo Perinelli – Il mio spettacolo, un’ora e mezza di monologo, l’ho preparato nel giro di un mese studiando tutto il giorno dalla mattina alla sera. La storia: Pietroburgo. Fine Ottocento. Pavel Petrovic è molto triste. E’ da poco morta Letizia, sua moglie, il cui corpo, secondo l’uso russo, giace sul tavolo nella stanza accanto. Petrovic la compiange e ricorda a parenti e amici, con ironia e sarcasmo, del suo amore passato per Ania la moglie di Dostoevskij, e tutti i suoi amori non amati. Ho dovuto far passare un altro mese per digerirlo. Il primo debutto è avvenuto un mese dopo ancora, ma già ero sicuro del successo, avendo messo in quel testo tutto me stesso”.

“La supplente”, altro magnifico monologo, ha lasciato in alcuni spettatori una struggente tristezza per la conclusione dell’opera, inaspettata, dove l’autore fa morire suicida la protagonista Stella, supplente di italiano solo per un’ ora, nella settimana, nel mese, nell’anno, catapultata suo malgrado in una disorientata classe di liceo. I ragazzi hanno ascoltato perplessi la sua lezione e al termine, lei ha salutato, si è diretta verso la finestra, e non hanno capito che è morta. Solo uno ha capito, perchè l’ha vista cadere. Non è un finale precostituito. Stella è stata inteccettata dalla vita in un momento in cui lei evidentemente ha stanziato quelle energie che servono per l’ultimo atto della propria vita. La scrittura ha le sue forme che si collegano vagamente a quelle della vita, le triblano, propongono altri pianeti, altre costellazioni. Gli applausi calorosi da tutto il pubblico stemperano l’atmosfera e ne condividono la scelta del drammaturgo.

Ed ora un brindisi preparato dal Sunday Bar per festeggiare il termine di questa seconda stagione che è stata ricca di sollecitazioni, di eventi.  E di grande successo.

 

 

 

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