La Sezione Chimico dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente all’avanguardia nella ricerca scientifica

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – La Sezione Chimico dell’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente all’avanguardia nella ricerca scientifica. I risultati del lavoro di un anno sulla Santolina Etrusca svolto in collaborazione con l’Università della Basilicata proprio in questi giorni pasquali sono stati oggetto di pubblicazione della prestigiosa rivista di letteratura medica Tandfonline (https://www.tandfonline.com/…/14786419.2022.2064466.).Guidati dal Professor Daniele Bellocchi gli studi effettuati sulla pianta autoctona e identificativa del territorio aquesiano, sono iniziati con la coltivazione delle piantine tanto nell’orto botanico quanto lungo gli argini del Paglia e dei torrenti affluenti ( collaborazione Museo Naturalistico del Fiore e Sezione Naturalistica Riserva Naturale Mote Rufeno). Da esse è stato estratto circa 10 Ml di olio essenziale. Quantità apparentemente irrisoria ma tuttavia dotata di un elevata attività antibatterica paragonabile a quella di antibiotici di uso comune quali Zimox e Augmentin, attività dimostrata per la prima volta in maniera sorprendente nei laboratori del “Chimico”. Arrivata poi la confezione di circa 20 vasetti di emulsione all’1%. Si tratta della prima crema antibiotica a base di Santolina prodotta interamente all’interno dell’ITT Chimico, lungo una filiera gestita dai ragazzi e che va dalla coltivazione, all’estrazione, all’analisi, alla produzione per finire col packaging del preparato farmaceutico. Un chiaro esempio di start-up divenuta realtà nel giro di 4 anni di intenso lavoro. il laboratorio della scuola. La crema è potenzialmente attiva contro lo stafilococco della cute (Staphylococcus epidermidis), responsabile di malattie cutanee quali follicoliti, foruncoli, impetigine ma anche di patologie più serie quali endocarditi. Le prospettive future riguarderanno da una parte il proseguire della ricerca scientifica con la coltivazione in vitro della pianta nei laboratori di microbiologia dell’ITT di Acquapendente, dall’altra lo sviluppo di un rigoroso business plan e certificati studi clinici per confermare l’attività antibatterica ed ottenere l’AIC (autorizzazione immissione in commercio). La Scuola diventa quindi impresa.

 

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