La sindaca Frontini sui varchi: “Chi sceglie il centro questo lo sa, e va tutelato”

VITERBO – “Quest’estate avremmo voluto programmare un centro pedonalizzato, dalle 18 alle 24, nei fine settimana. Perchè? Perché per tutta l’estate abbiamo organizzato eventi, festival, iniziative e ci sembrava doveroso evitare che chi si veniva a godere una passeggiata in centro non dovesse farlo con l’incubo delle macchine”. Lo scrive sui social la sindaca Chiara Frontini, che aggiunge: “Penso che questo sia anche quello che i viterbesi si aspettano da noi, dopo averci messi qui con la speranza che qualcosa cambiasse in questa città. E la riduzione della pressione delle auto nel cuore pulsante della città è senza dubbio un obiettivo cruciale.
Abbiamo fatto nuove assunzioni, stiamo predisponendo l’infrastruttura necessaria per le azioni da perseguire, compreso il piano parcheggi. Ci vorranno almeno sei mesi di assestamento.
Per questo i varchi: perché ci permettono di creare l’infrastruttura necessaria, fondamentale, per qualsiasi azione che poi si voglia perseguire. Che andrà concertata, sperimentata, aggiustata, ci sono i residenti, c’è il carico e scarico, il piano parcheggi, c’è un mondo dietro un processo del genere e non siamo degli sprovveduti per far cadere dall’alto un provvedimento del genere. Io stessa ci abito, i miei genitori ci abitano, e so cosa significa scaricare la spesa o arrivare la sera stanchi morti. Chi sceglie il centro questo lo sa, e va tutelato. Parimenti, il centro deve vivere, non può essere un mausoleo. Ci vogliono i giovani e gli universitari, ma anche il rispetto dei luoghi, è un equilibrio difficile ma avendo chiaro l’obiettivo da raggiungere, con il buon senso di tutti ci si arriva.
Chi fa speculazione politica sopra, dopo aver lasciato Viterbo nell’arretratezza per decenni, conferma il motivo per cui Viterbo è un malato grave e noi stiamo, faticosamente, cercando di rianimarlo. Stiamo mettendo in fila tutte le azioni necessarie per realizzare quel programma di mandato per cui i viterbesi ci hanno chiesto di impegnarci”.

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