La solita ipocrisia della sinistra

di MARCO ZAPPA –

VITERBO- Il detto popolare “il bue che dice cornuto all’asino” rappresenta bene quanto sta accadendo nel mondo politico dopo la vergognosa aggressione alla sede romana della CIGL.
Stavolta ad averla combinata grossa e stupida, aggiungo io, sono stati degli esponenti di Forza Nuova infiltrati in una tanto legittima quanto discutibile manifestazione “no green pass”.
La reazione della sinistra è stata repentina e violenta, ma fondamentalmente condivisibile dal momento che ogni forma di violenza e sopruso va condannata e, sia chiaro, questo è anche il parere del sottoscritto…
Ma a dire che in Italia c’è il pericolo di una rinascita del Fascismo…campa cavallo.
Certo, Letta fa il suo e come biasimarlo? Ha totalmente ragione.
E poi è costretto dal suo ruolo a buttare benzina sul fuoco.
Deve vincere il ballottaggio a Roma dove presenta Gualtieri che come ministro del passato governo Conte è stato un disastro..
Insomma dopo l’aiutino di qualche scoop giornalistico dimostratosi poi fasullo e gli attacchi di una parte della magistratura schierata a sinistra per delegittimare l’integrità del centrodestra al fine di influenzare le elezioni ora, in vista dei ballottaggi, ricompare miracolosamente la minaccia fascista.
Ovviamente tutta la solita stampa che pende da una parte ha seguito Letta nella crociata che servirà a purgare il partito Forza Nuova che in termini numerici conta poco o nulla.
Lo sciolgano pure, fatelo, non ci stracceremo certo le vesti ma non ci facciano la morale, quella del bue che dice cornuto all’asino appunto.
Che morale può avere chi non ha gli attributi per votare una condanna ufficiale al Comunismo come infame dittatura del XX secolo?
Ma per non uscire dal seminato potrei citare centinaia di manifestazioni dove la violenza dei supporter dei centri sociali devasta e rompe non solo le cose ma anche gli zebedei, e cosa pensare di un ex brigatista che anni fa venne fatto deputato?
Bella roba.
E ricordate Genova durante il G8 in mondovisione, una città in balia dei peones della sinistra che distrussero tutto quanto capitò loro a tiro? E quel ragazzo che tentò di tirare un estintore ad un carabiniere alle prime armi che spaventato reagì uccidendolo?
A lui Bertinotti in nome della violenza fascista delle forze dell’ordine o chissà per quale altra motivazione fece nominare un’aula della camera, come se fosse cosa normale tirare un estintore in faccia ad un carabiniere che evidentemente secondo la logica pelosa dei sinistri doveva porgere non solo l’altra guancia ma farsi spaccare il cranio.
Pensa un po’, ho sbagliato tutto nella vita…altro che artista, se tiro un monopattino addosso ad una pattuglia della volante e se quelli per sbaglio mi prendono sotto, forse qualcuno mi dedica una via.

 

 

 

 

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