VITERBO- Riceviamo da una nostra lettrice e pubblichiamo: “La solitudine e la prospettiva del futuro non sempre rosea fa paura in questi periodi di buio che tutti noi attraversiamo.
Sono una ragazza rimasta sola, i miei genitori sono morti tanti anni fa. Io devo affrontare la vita tutta da sola, credetemi non è facile. Sono una ragazza disoccupata, sto cercando da tempo un lavoro, ma non riesco a trovare niente, tutti che ti promettono, ma poi alla fine è sempre un buco nell’acqua.
Sono circondata da avvoltoi a cui non importa niente della mia solitudine e si accaniscono senza remore verso una persona come me che a volte si sente fragile e inutile. Le spese da affrontare nella vita quotidiana sono tante, faccio fatica ad arrivare alla fine del mese, se dopo la morte della mia mamma, avvenuta 6 anni fa, io non avessi avuto la fede e la vicinanza delle mie amiche sarei crollata da un pezzo.
Vivere da sola in una casa comporta delle innumerevoli spese e cerco di fare del mio meglio, ma a certe persone sembra importare poco e fanno pressione psicologica causandomi forti problemi di ansia e panico.
Capisco la loro situazione, ma loro non si mettono nei miei panni, di donna sola. Io non voglio accusare nessuno, ma la vita da donna sola in balia di persone che pensano solo a loro non è facile. Mi causano forti pressioni che ledono la mia vita quotidiana. Io, nella mia fragilità, cerco di superare le vicissitudini quotidiane, ma alcune persone pensano al loro tornaconto personale e basta.
Alcuni poi mi dicono frasi del genere:” C’è gente peggio di te”, questo lo so, ma ognuno pensa per sé per andare avanti. Mi sono dovuta rivolgere a un professionista (psicologo) per cercare di vivere bene la mia quotidianità. Non auguro al mio peggior nemico quello che sto vivendo, perché sentirsi inutile e con una autostima bassa senza prospettive per il futuro non è la migliore delle cose. Affidarmi a Dio mi è utile a volte, ma non sempre”.
