di MARINA CIANFARINI –
RONCIGLIONE ( Viterbo) – Nella fragilità di ore colme di speranza, l’arte scende nuovamente in campo per contrastare l’incertezza e il nascere di consistenti paure.
Giunge da Ronciglione l’iniziativa di Germana Giuliani, artista, scenografa e costumista, volta a donare ad un tempo solcato dalla precarietà, la delicatezza di tinte sgargianti. “La stanza della felicità” è il contest che vedrà la creazione di disegni ed elaborati pittorici, destinato a bambini dai 3 ai 12 anni ed adulti di qualsiasi età.
Le foto dei lavori dovranno essere inviate entro domenica 3 aprile 2020, ore 17, alla pagina facebook dell’ideatrice della proposta. Le opere che riceveranno maggiori consensi saranno oggetto di due premi finali, valutato da un’apposita giuria critica. Il vincitore sarà proclamato mercoledì 8 aprile, ore 15.
Numerose le creazioni che, l’artista, sta ricevendo; disegni che abbracciano il tema scelto e lo contraddistinguono con le tracce di un intimo vissuto personale. La natura, il mare e la visione di un tramonto. Ciascuno, nella tenerezza e nella profondità dei suoi anni, ha un ambiente o una visione in cui percepisce di poter rinascere, un tratto di mondo che lo avvolge con protezione.
“La stanza della felicità è il luogo fisico o rifugio mentale ove trovare pace, serenità e sicurezza – spiega Giuliani -. Può essere rappresentata da un ricordo, da un’emozione o da una persona; quel “posto” in cui sentiamo l’esigenza di perderci per allontanare la tristezza e i pensieri funesti. E‘ Il nostro rinforzo positivo. I lavori dovranno contenere i dati del mittente e il titolo della composizione. Non è necessario essere die professionisti per partecipare, il contest è gratuito ed aperto a chiunque desideri mettersi in gioco, riscoprendo nell’importanza dell’arte, il germogliare della speranza.”.
Germana Giuliani insegna pittura emozionale a Ronciglione e suoi laboratori sono fonte di scoperta e maturazione. Al momento, causa emergenza Coronavirus, l’attività risulta sospesa ma, l’artista, ha deciso di non porre fine alla continuità del progetto, ideando il contest sopracitato.
