La TV on demand e in streaming: i nuovi volti dell’intrattenimento

Uno degli elettrodomestici che non potrebbero mai mancare in casa è – molto probabilmente – la TV. Pensare a un salotto, una cucina o anche una camera da letto senza il nostro amato televisore e il suo inseparabile compagno, il telecomando, sarebbe quasi impossibile. Non sempre perché siamo interessati a un programma in particolare: spesso usata come sottofondo, è la sua compagnia a renderla una presenza d’obbligo. E se proprio non c’è niente di interessante da guardare poi, si può sempre fare zapping!

Ma quanti anni ha la nostra cara TV? Beh, seppure con qualche ritocco, la scatola parlante più amata di sempre ha quasi 100 anni: il primo esemplare venne creato il 26 gennaio del 1926 da un ingegnere scozzese. Se li porta proprio bene i suoi anni, chapeau!  In realtà, come accade per quasi tutte le invenzioni, c’erano già stati diversi tentativi che si erano gradualmente avvicinati al risultato finale. Dal primo modello in poi, la strada è stata tutta in discesa: dal bianco e nero si è arrivati alla TV a colori, fino all’attuale assottigliamento nelle forme e alla leggerezza nel peso.

L’offerta dei canali in streaming

L’intrattenimento televisivo è stato sconvolto negli ultimi anni da una rivoluzione totale: oggi siamo arrivati al punto che per vedere la TV, è sufficiente un PC. Per guardare Disney Plus e Netflix per esempio, lo schermo della TV serve solo a rendere più comoda la visione. La trasformazione della TV è stata funzionale, oltre che nell’estetica: i programmi a cui è possibile accedere oggi sono ben diversi da quelli tradizionali, ancora visibili sui canali “in chiaro”.

Il primo step di questo cambiamento epocale è stata la televisione digitale: il 31 dicembre 2012 si sono spenti definitivamente le luci della TV analogica ed è iniziata una nuova era. All’inizio c’erano i decoder che affiancavano i vecchi televisori, i quali sono stati sostituiti nel giro di poco tempo dalle TV con decoder incorporato.

Già in questa fase l’offerta dei canali si è amplificata, e la scelta è resa ancora più ampia grazie alla Pay-TV, ovvero la TV a pagamento. Vuoi per una generale insoddisfazione per la programmazione in chiaro, vuoi per le mutate esigenze del pubblico, molti spettatori hanno optato per i canali a pagamento, non solo per adulti ma anche per i bambini.

La fase successiva è stata segnata dall’avvento di Internet, che non poteva non coinvolgere anche questa forma di intrattenimento, davanti alla quale gli italiani trascorrono in media 3 ore al giorno. Ed ecco infatti la TV in streaming, o “on demand”: una modalità tutta nuova, che ha fatto impallidire le vecchie guide TV. In cosa consiste? In buona sostanza si tratta di una televisione “personalizzata”, i cui è l’utente che decide cosa guardare, e quando.

I contenuti a cui si ha accesso con la TV on demand possono essere in diretta, come avviene per la maggior parte degli eventi sportivi, o programmi registrati (come film, serie TV o documentari) disponibili quando fa comodo all’utente. Anche le modalità di pagamento di questo servizio si evolvono rispetto alla classica modalità con l’abbonamento, in quanto si può pagare anche il costo del singolo programma. Come andare al cinema insomma, con la differenza che sei tu a decidere quando vedere lo spettacolo, e ne hai anche una completa disponibilità (come rivederlo tutto o in parte).

Le nostre TV di oggi vengono definite Over The Top, e in effetti siamo ben lontani dai tempi in cui non potevamo uscire la sera perché andava in onda il film che tanto aspettavamo, o in cui programmavamo scrupolosamente il nostro videoregistratore per non perdere assolutamente l’ultima puntata della nostra serie TV. E la TV del futuro? Per ora è ancora troppo presto per pensarci!

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