“La Uil è il sindacato delle persone” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Il segretario generale Uil Giancarlo Turchetti e la segretaria generale della Uil scuola Silvia Somigli, hanno convocato una conferenza stampa presso la sede di via del Corso n.68 in Viterbo, per illustrare la proposta della regionalizzazione della scuola e i progetti messi in campo per l’anno nuovo.
Prima di iniziare la conferenza Silvia Somigli ha ricordato la scomparsa prematura di Omar Neffati dedicandogli un minuto di silenzio con queste parole: “Omar era un sindacalista, una bella mente, era impegnato in attività culturali e il suo impegno civile era rivolto per il diritto alla cittadinanza per tutti, nessuno escluso. Il suo ricordo sarà sempre presente “.
Poi, ha illustrato le motivazioni per le quali è stata convocata la conferenza stampa.
“Siamo qui presenti per illustrare lo scenario politico scolastico assai tempestoso che la scuola sta vivendo. Il sindacato UIL, dall’ultimo congresso che si è svolto a Roma, volutamente ha cambiato il suo slogan da “Sindacato dei cittadini in “Sindacato delle persone”. Chi si avvicina al sindacato, prima di trovare risposte, deve sentirsi accolto”.
Per i progetti futuri la Uil scuola punta proprio sui giovani.
Lo ha spiegato il segretario generale Giancarlo Turchetti. “Proprio per colmare quelle mancanze che ultimamente ci sono state, è stato aperto un sito “Il Terzo Millennio”, dove ci sono dei tutor completamente a disposizione delle persone. La Uil giovani è proprio dedicata a loro, molti ragazzi non conoscono neppure l’attività che svolge un sindacato”.
Tornando al problema del rinnovo del contratto scuola, la segretaria generale Silvia Somigli ha voluto puntualizzare: “Il nuovo contratto si dovrà basare sui contenuti. Per quanto riguarda gli aumenti, dovrà essere un contratto dignitoso nel rispetto di tutto il personale che opera nella scuola. Si dovranno rivedere le proposte della formazione, il ruolo del dirigente, la valorizzazione del personale Ata. Ricordando che fin dal primo giorno di pandemia tutti gli operatori della scuola hanno dimostrato di essere persone affidabili e professionali”.

 

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