“La vasca del Capitone”, proiezione in streaming del docufilm che racconta la casa circondariale di Viterbo

VITERBO – Nel 2016 è stato realizzato un laboratorio di cinema documentario presso la casa circondariale di Viterbo. Otto incontri per raccontare questo luogo con la macchina da presa. Cinque persone detenute e 5 studenti universitari ci rivelano le loro suggestioni attraverso le riprese. Nel film “La vasca del Capitone” che verrà proiettato in streaming gratuito giovedì 9 aprile a partire dalle 17:30 vengono restituiti gli sguardi di chi il carcere lo vive quotidianamente e di chi lo vive per la prima volta.

Il film è il risultato finale del workshop organizzato da Aucs Onlus, in collaborazione con Arci Solidarietà Viterbo Onlus, Raccontare un Luogo” e condotto dalle registe Sabrina Iannucci e Margherita Panizon. Le organizzazioni hanno deciso di proiettare gratuitamente il film in streaming gratuito nell’ambito dell’iniziativa organizzata da l’Arci Nazionale e da UCCA (L’unione dei Circoli Cinematografici dell’Arci) Resistenza Virale.

Alle 21:30 è prevista sulla pagina facebook di Immagini dal Sud del Mondo e UCCA un incontro live con le autrici Sabrina Iannucci e Margherita Panizon, Sara Bauli coordinatrice settore detenzione di Arci Solidarietà Viterbo onlus e Massimo Ulisse de Stasio partecipante al laboratorio di cinema documentario.

Il link per vedere lo streaming gratuito a partire dalle 17:30 fino a mezzanotte

https://www.uccaarci.com/resistenza-virale/ in esclusiva per #Resistenzavirale.

Il link per vedere e ascoltare l’incontro live con i protagonisti del documentario

https://www.facebook.com/ism.aucs

Sinossi

La vasca del capitone

Di Sabrina Ianucci e Margherita Panizon, 56’ Ita 2016, documentario

All’interno della casa circondariale di Viterbo è stato organizzato un workshop su come si narra un luogo per mezzo del cinema documentario. È così che si incontrano i protagonisti del film: cinque persone detenute e cinque studenti universitari, guidati da due documentariste. Il film racconta un incontro e uno scambio. Attraverso gli occhi dei dieci partecipanti al workshop lo spettatore sarà guidato all’interno del carcere, seguendo un racconto delicato e lontano da stereotipi. Per otto giorni, per un totale di ventisei ore di workshop, i partecipanti filmano i luoghi che hanno scelto all’interno del carcere, rappresentativi di un messaggio più grande per ognuno di loro. Attraverso questo viaggio si delineano i personaggi del film: dieci persone diverse e simili tra loro.

Realizzato durante il workshop ‘Raccontare un Luogo’ promosso da AUCS onlus in collaborazione con ARCI Solidarietà Viterbo Onlus, riprese coordinate da Sabrina Iannucci e Margherita Panizon, fotografie Chiara Ernandes.

 

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