La “via Crucis” di Carlo Vincenti (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Dalle 18:00 alle 24:00 di oggi 2 novembre, questo il tempo per visionare le opere di Carlo Vincenti “Camminare con la croce” presso lo Spazio Inter Artes in Via della Volta Buia, n.36 in Viterbo.
Sono quattordici stazioni della Via Crucis, realizzati su pannelli di truciolato di forma rettangolare (45x40cm) che ripercorrono la Passione in forma totale realizzati per la chiesa dei SS.Valentino e Ilario nel 1976.
Un documento di vita insieme alla testimonianza d’arte.
Il fratello Fabio, Barbara Aniello e Don Gianni Carparelli, alla presenza del vescovo Orazio Francesco Piazza, parenti, amici, galleristi e artisti, si sono ritrovati per visionare le opere e omaggiarlo con la presentazione del libro, scritto per l’occasione.
I pannelli posizionati sulle pareti grigie in senso antiorario mettono in risalto i colori che Carlo ha usato.
Prevale il verde, come sfondo in varie tonalità, il colore solare del giallo, la forza ed il sacrificio del rosso, il viola per il lutto nella liturgia ed il nero, l’oscurità, l’errore, il colore della sintesi universale.
E’ il bianco delle scritture che spicca in alcuni pannelli, parole quasi gridate, cariche di dolore e di sofferenza.
“Con grande gioia mi fa piace accogliervi in questo spazio, questi i saluti di Barbara Aniello, lo stesso luogo che accolse Papa Innocenzo VIII nel periodo della peste. La mostra dei pannelli di Carlo Vincenti stanno a dimostrare la sintesi di tutte le arti, perché l’arte è una, ma le manifestazioni sono tante”.
Il vescovo Piazza, ha ringraziato per l’invito, sottolineando il sentiero che ogni artista traccia, in particolare, osservando le opere di Vincenti, si evidenzia la propria dimensione artistica tra simbolismo e teologia”.
E’ Don Gianni Carparelli, co autore del libro, dopo aver tracciato un breve profilo dell’autore, ha spiegato cosa rappresenta la via Crucis:” E’ un percorso e per capire Carlo, mi sono messo a guardare il suo percorso. E’ luce che viene fuori dai frammenti di un mosaico, un mistero della vita, si comincia a vivere quando si comincia a morire”.
Al termine un breve saluto di Fabio Vincenti, che ha ringraziato per il lavoro svolto con gli altri autori, perché valorizza l’opera di Carlo. È il risultato dei suoi studi e delle ricerche che effettuava in modo totale.

 

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