“La Voce di Iside” : Claudia Conte a Ombre Festival ha presentato il suo nuovo libro (VIDEO)

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- La bravissima e bellissima Claudia Conte ha presentato, alle ore 19, a Ombre Festival, il suo ultimo libro “La voce di Iside”, con due illustri prefazioni : di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio e di Maurizio De Giovanni. Il valore del libro sta anche nell’evidente partecipazione emotiva e personale che lega l’autrice ai temi trattati. Hanno moderato l’incontro con l’autrice i giornalisti Claudio Brachino e Lia Saraca. Claudia Conte ha fatto un’analisi approfondita del testo, ma anche del mondo dei giovani e della loro solitudine.

La protagonista del suo libro, Iside, è una diciottenne che si è gradualmente isolata in un mutismo selettivo a seguito della pandemia e di problemi familiari. Incuriosita da un bando del servizio civile, si approccia al volontariato, interessandosi alla violenza di genere. In un tempo segnato da un vuoto di valori, il libro si propone di promuovere la cittadinanza attiva e la responsabilità sociale come cura del disagio giovanile. Con Iside scopriamo le sfide e le fragilità adolescenziali, ma anche il grande potenziale della rete del terzo settore e del volontariato, per dare significato alla propria esistenza e contribuire positivamente alla società.
Questo libro affascinante ci porta in un viaggio emozionante attraverso la vita di questa giovane ragazza, per ritrovare la nostra; la sua esperienza che, dopo essersi isolata e rimasta chiusa in se stessa a seguito della pandemia, scopre il vero significato del volontariato. Attraverso una prospettiva sociologica unica, l’autrice ci guida attraverso le profondità dell’animo umano, mostrandoci come la solidarietà e l’aiuto reciproco possano trasformare non solo la vita di chi li riceve, ma anche di chi li offre. Con una prosa coinvolgente, questo libro è anche un’ode alla resilienza e alla forza dell’empatia per tutti coloro che cercano ispirazione e speranza in un mondo in continua evoluzione
Claudia Conte ha parlato del mondo in cui oggi si trovano a vivere i giovani.
“La scuola è depotenziata; la parrocchia non sempre è un centro di unione. Così ragazzi si sentono soli e si chiudono in se stessi, come Iside, che sembra essere diventata impermeabile alle emozioni. Un giorno vede però una scena di bullismo, di cui è vittima suo fratello. Comincia da lì a riscoprire le emozioni. “Anche dalla sofferenza si può imparare tanto” come diceva Madre di Calcutta. Iside si avvicina così alla solidarietà, al volontariato in un centro antiviolenza, va verso gli altri.
“Io metterei il volontariato fra le materie scolastiche “- sottolinea l’autrice.

L’autrice ha ricordato anche esperienze personali, come il grande dolore provato alla morte della nonna.
Claudio Brachino, venuto da Milano per presentare il libro insieme a Lia Saraca, si è soffermato su alcuni aspetti relativi al racconto , soprattutto sul “contenuto del contenuto ” cioè l’importanza del volontariato, ma anche sulla storia di Iside, paragonabile a quella di tanti ragazzi, come i suoi figli. “Talvolta i ragazzi trovano in rete le risposte alle loro paure. Nella bolla in cui entrano non entra nessuno.”
Poi Claudia Conte ha continuato:
“L’Italia non aiuta i ragazzi e i bambini. Papa Francesco ha istituito la giornata dei bambini ed è importante metterli al centro della società, perchè rappresentano il futuro. Io ho incontrato il Papa. La fede mi ha sempre aiutato. Io ho avuto un’educazione cattolica. Ho raccontato al Papa il mio impegno per i bambini ucraini. È attiva una campagna che porto avanti insieme alla Figc a favore dei bimbi ucraini.”

Brachino ha ricordato che siamo sotto la media europea per gli asili nidi e che l’Italia non è un Paese per i giovani. Claudia Conte ha però evidenziato che, secondo lei, il governo Meloni ha progetti per definiti e sta facendo qualcosa per risolvere tali problematiche. “La politica può fare tanto, rimettendo al centro il bambino attraverso lo sport, l’educazione, la diffusione del rispetto e dell’importanza del volontariato”.

La voce di Iside si rivolge a tutti, pur essendo dedicato ai ragazzi.
“Sono soddisfatta di quello che sto facendo perchè ho trovato la mia ragione di vita nella solidarietà.” – ha affermato l’autrice cge non si sa ancora se il libro avrà un seguito.

Secondo Brachino:” Parlare dei giovani a volte può diventare retorico, ma è fondamentale indagare, osservare e coinvolgere le next generation”.

 

 

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