di REDAZIONE-
VITERBO- La trasmissione “Fuori dal coro” di Mario Giordano, andata in onda ieri sera su Rete 4, ha gettato luce su un fenomeno preoccupante nel quartiere di San Faustino, a Viterbo: l’occupazione abusiva di case. In questa zona del centro storico, la situazione è difficile e la paura tra i residenti è palpabile, tanto che molti preferiscono non parlare.
Le case occupate abusivamente creano tensioni tra chi è stato costretto a lasciare la propria abitazione e i residenti rimasti, che temono gli occupanti. Tra questi abusivi ci sono italiani e stranieri, mentre gli abitanti regolari cercano di “farsi i fatti propri” per evitare problemi.
La giornalista Delia Mauro, inviata del programma, ha cercato di parlare con alcuni occupanti, ma ha ricevuto risposte ostili e minacciose. Nel quartiere si registra una sorveglianza informale, con bambini alle finestre che fungono da “vedette” per gli abusivi. Secondo un residente, la presenza di questi “intrusi” è pericolosa.
Le abitazioni occupate spesso appartengono all’Ater, l’ente per l’edilizia popolare, e sono state dotate di porte blindate dagli abusivi. I legittimi proprietari o affittuari, invece, appongono cartelli con il loro nome per segnare la proprietà. Il commissario straordinario dell’Ater, Diego Bacchiocchi, ha dichiarato che l’azienda sta facendo il possibile, ma il problema è complesso e coinvolge anche i servizi sociali. Garantire una casa a chi ne ha diritto è una sfida difficile.
Un episodio emblematico è quello di una donna di 80 anni, costretta a lasciare la sua casa per motivi di salute. Durante il ricovero in ospedale, la sua abitazione è stata occupata abusivamente, con la porta distrutta e sostituita da una blindata. Ora, la donna ha perso non solo la casa, ma anche i ricordi di una vita.
San Faustino si trova così al centro di un dramma sociale e legale, dove l’illegalità sembra avere la meglio e la paura domina la vita quotidiana dei residenti.