Sono l’allievo Gaia Scimonello della scuola militare Teulié di Milano. Sono nata a Caserta ma vivo a Bomarzo in provincia di Viterbo, ho 16 anni e sono la figlia maggiore infatti ho un fratellino più piccolo. La scuola che frequentavo prima è il liceo scientifico statale “Paolo Ruffini” di Viterbo. Suono il pianoforte, ho sempre praticato sport, infatti ho fatto pattinaggio, ginnastica artistica e calcio, inoltre per passare più tempo con i miei amici ho imparato a giocare a basket. Mio papà, invece, mi ha trasmesso le passioni per le moto e per i cavalli, a cui ho avuto la possibilità di avvicinarmi sempre di più grazie alla scuola.
Cosa ti ha spinto a scegliere la Scuola Militare Teulié?
Decidere di frequentare una Scuola Militare è un’ottima scelta in quanto oltre a proseguire un iter didattico molto valido si ha un vero e proprio percorso personale. In particolare la Teulié oltre a darci una formazione al passo coi tempi permette di acquisire valori e capacità che ci rendono sin da subito autonomi e organizzati anche nelle piccole cose.
Come è strutturato il concorso di selezione?
Il concorso ha luogo a Foligno, sono 4 giornate di prove divise fra prove fisiche, test psicoattitudinali, colloquio con la psicologa e accertamenti sanitari, in più una giornata dedicata al solo test di cultura generale comune a tutti i concorsi per le scuole militari. Attualmente è in atto il bando per l’ammissione al prossimo corso delle Scuole Militari, un passaggio fondamentale per chi desidera intraprendere questa carriera.
Quanto è stato difficile adattarsi alla disciplina e alla routine quotidiana?
La prima sensazione che si ha è il disorientamento, scuola nuova, persone nuove, senza i genitori, non sai cosa ti aspetta. Sicuramente essere messa subito in mezzo ai colleghi aiuta molto, si cerca di aiutarsi il più possibile e di essere il più disponibili possibile infatti si creano dei rapporti davvero saldi e puri.
Ci sono momenti di svago o è tutto rigorosamente programmato?
Le cose da fare sono tante fra studio e sport, poi le varie attività militari occupano il loro spazio. Quello che ho imparato in questi mesi è sicuramente usare al meglio il proprio tempo ma soprattutto trovare sfogo anche nelle piccole cose, apprezzare i dettagli. Valvola di sfogo è sicuro lo sport, ma anche i servizi spirituali che sono momenti da condividere con il corso.
Ci sono mai momenti di nostalgia? Come li superi?
Momenti nostalgici sono inevitabili però per fortuna essendo impegnati tutto il giorno non ci si pensa molto, magari un po’ la sera ma come mi disse una volta un istruttore, ci sono i colleghi.
Cosa senti di aver imparato fino ad ora da questa esperienza?
Questa esperienza insegna ad apprezzare i dettagli, ad essere umile. Inoltre, la convivenza con i colleghi fa nascere il così detto “spirito di corpo”, l’unità di corso, l’uguaglianza e il rispetto reciproci. Siamo un esempio per gli altri e in quanto tali ci impegniamo di più e viviamo sicuramente tutto questo con entusiasmo.
Hai già un’idea di quale percorso universitario o professionale vorresti intraprendere dopo il diploma?
Sono entrata con l’idea di proseguire la carriera entrando in Accademia Militare per diventare un ufficiale medico dell’Esercito ma dopo aver avuto la possibilità di visitare la realtà di alcuni reparti grazie alla scuola ho scoperto un interesse verso l’Artiglieria Controaerea.
Cosa rappresenta per te prestare giuramento alla Repubblica Italiana?
Giurare fedeltà alla Repubblica italiana, è lo stesso atto d’amore verso la nostra Patria che hanno compiuto prima mio nonno e poi mio padre. Credo che solo questa frase sintetizzi tutto il peso ma soprattutto l’impegno che sto per assumermi, perciò ci tengo a rifletterci il più possibile, sono molto emozionata.

L’allieva Gaia Scimonello di Bomarzo della scuola Teuliè di Milano si presenta
