L’AltroCircolo, il primo semestre di attività al fianco dei migranti è un successo

VITERBO- In sei mesi di attività sono sei i ragazzi che hanno chiesto e ottenuto la protezione internazionale.  Nel mese di Marzo l’Altro Circolo, già attivo sul territorio della Tuscia nella difesa delle persone lgbtqi, ha iniziato un capillare lavoro al fianco di donne e uomini migranti non etero.
Tantissimi gli accessi allo sportello in cerca di informazioni, supporto e difesa, che hanno trovato il team del circolo ad accoglierli.
Coloro che sono costretti a lasciare il proprio Paese che sia per povertà o per guerra hanno tutti lo scopo di voler tornare a vivere in condizioni degne, senza rischiare ogni giorno la vita per malattie o bombe. I migranti lgbtqi sono ancora più isolati rispetto agli altri, lasciano non sono il proprio Paese, ma anche la propria famiglia e la propria collettività per una religione che ancora li considera indegni di vivere.
L’Altro Circolo offre supporto psicologico e orientativo in modo che le persone non debbano più nascondersi, ma essere liberamente se stessi. Il documento in regola, richiesto grazie al lavoro dell’avvocato, consente ai migranti di non dover più subire ricatti sul posto di lavoro, spesso schiacciati fra orari infiniti e pagamento irrisorio. La protezione internazionale consente di ricominciare in Italia senza la preoccupazione di essere uccisi o torturati finché non si rinnega ciò che si è.

Sappiamo che il lavoro da fare è ancora tantissimo e non ci fermiamo, siamo la goccia che da vita alla tempesta.
Ringraziamo tutti coloro, professionisti del settore e non, che stanno rendendo possibile lo Sportello e collaborano con l’AltroCircolo attivamente ogni giorno.

 

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