L’assegno unico universale

L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie introdotta a decorrere dal 1° marzo 2022 dal Decreto legislativo 230/2021 (e successive modifiche) e attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
L’AUU è definito unico in quanto finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia massima prevista.
L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione Assegno unico e universale per i figli a carico appositamente dedicata sul sito istituzionale.

Nei primi sette mesi di competenza dell’anno 2023, hanno ricevuto l’Assegno Unico e Universale 6,2 milioni di nuclei familiari, per un totale di 9,7 milioni di figli.
Sono stati erogati 10,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022.

Le date dei pagamenti
Per i pagamenti relativi al secondo semestre 2023, per agevolare le famiglie che percepiscono l’AUU e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione, l’Inps ha concordato con la Banca d’Italia le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre del corrente anno (vedi comunicato stampa del 10 luglio 2023).
Il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito.
I beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvisati con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito Inps o rivolgendosi all’ente intermediario di fiducia.

Integrazione del Reddito di Cittadinanza con l’AUU
Il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, ha modificato il quadro normativo di riferimento per i nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC).
I nuclei che includono figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni, continueranno a percepire il Reddito di Cittadinanza sino al 31 dicembre 2023. In tal caso, permane il diritto all’integrazione AUU su RdC, che viene corrisposta sulla carta RdC unitamente al Reddito, senza soluzione di continuità.
I nuclei familiari che non comprendono figli minori, ultrasessantenni o soggetti disabili, invece, al raggiungimento della settima mensilità di erogazione della prestazione saranno sospesi dal beneficio, salvo eventuale presa in carico dai servizi sociali se in contesti di fragilità.
In ogni caso, la sospensione del RdC non comporta per tali nuclei la perdita del diritto all’AUU, del quale viene garantita la continuità fino al compimento del 21° anno da parte dei figli a carico, se sussistono i requisiti previsti dalla legge (es. figli studenti, tirocinanti ecc.).
Per i predetti nuclei sussiste il diritto alla percezione dell’AUU fino a dicembre 2023. Tali somme sono corrisposte dall’Inps a valere sulla medesima carta RdC. In tali casi, si fa inoltre presente che l’importo che verrà erogato dall’Istituto è calcolato sulla base della disciplina prevista dall’articolo 4 del decreto legislativo 230/2021 e non saranno più applicate le decurtazioni previste dalla legge per la contestuale presenza delle due misure (AUU ed RdC), calcolate sulla base della scala di equivalenza.
Anche per le rate di gennaio e febbraio 2024, per le quali la prestazione RdC sarà cessata per tutti i percettori, il pagamento dell’AUU avverrà in misura piena sempre sulla carta RdC.
Nell’ipotesi di cui sopra, nell’eventualità in cui il nucleo familiare già percettore di RdC dovesse presentare una nuova domanda di AUU, il pagamento avverrà con la modalità di pagamento prescelta in domanda (bonifico bancario, libretto postale ecc.), a decorrere dal mese successivo a quello della presentazione della domanda di AUU.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti, si rinvia al messaggio Inps n. 2896 del 7 agosto 2023, consultabile sul sito internet dell’Istituto.

Domande con ISEE difforme
In applicazione della normativa vigente, il calcolo dell’importo mensile spettante a titolo di AUU per i figli a carico viene effettuato dall’Inps tenendo conto del valore dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
A fronte di un totale di oltre 6,2 milioni di domande complessivamente presentate nelle annualità 2022 e 2023, la presenza di attestazioni ISEE con omissioni o difformità è – a oggi – molto contenuta e riguarda circa 66.000 istanze.
Si tratta, dunque, di poco più dell’uno per cento delle famiglie già beneficiarie dell’assegno, che sono state invitate a regolarizzare la propria posizione entro e non oltre il prossimo 31 dicembre (messaggio Inps n. 2856 del 1° agosto 2023).
A riguardo, tenendo conto anche delle possibili difficoltà connesse al periodo estivo, con il messaggio n. 2913 dell’8 agosto, l’Istituto ha reso noto che la rideterminazione delle rate di AUU con importo al minimo – analogamente a quanto accade in assenza di ISEE – viene posticipata alla mensilità del prossimo novembre, garantendo così alle famiglie coinvolte un lasso di tempo maggiore per la regolarizzazione dell’ISEE.
Questo impegno dell’Inps si incardina in un’attività che permette, ogni mese, di erogare la misura a più di 6 milioni di famiglie con quasi 10 milioni di figli.

Nuovo servizio proattivo per i neogenitori
A partire dal mese di settembre 2023, in occasione della nascita di un figlio, l’Istituto invierà, ai genitori che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni proattive dall’Inps, una e-mail per invitarli a presentare la domanda per richiedere l’assegno unico universale o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico.
Il nuovo servizio è erogato tramite la Piattaforma di Prossimità finanziata dal PNRR, che consente di rilevare le nuove nascite come evento abilitante per il diritto all’AUU.
Si ricorda che per ricevere contenuti personalizzati e servizi in modalità proattiva da parte dell’Inps, si può accedere dal sito istituzionale alla propria area MyINPS, all’interno della quale, cliccando su “Vai ai tuoi consensi”, si può prendere visione di tutte le informazioni a riguardo nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” ed eventualmente aderire cliccando su “Acconsento”.

La video guida
Come fare per aggiornare e integrare la domanda in caso di variazioni nel nucleo familiare e per modificare la modalità di pagamento?
Lo spiega la video guida sull’Assegno unico e universale la quale, utilizzando un linguaggio semplice e immediato, anticipa le indicazioni per orientare ogni genitore nella gestione autonoma della domanda con istruzioni personalizzate sulle integrazioni e variazioni necessarie a sbloccarne la lavorazione o il pagamento.
La video guida è disponibile nell’area personale MyINPS.
Accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, è sufficiente integrare o aggiornare i propri contatti (almeno cellulare ed e-mail) e aderire ai servizi proattivi fornendo all’Inps il consenso per il trattamento dei dati personali: sarà così possibile ricevere una notifica sms/e-mail nel momento in cui la video guida viene depositata con avviso nella propria area MyINPS.
Per maggiori informazioni consultare la scheda informativa Video guida per genitori richiedenti Assegno unico e universale, disponibile nella sezione “INPS Comunica” del sito istituzionale.

 

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