LATINA – “La qualità della vita nella nostra provincia sta scivolando sempre più verso livelli insostenibili e l’impietosa fotografia annuale sul benessere dei territori, prodotta dal Sole 24 ore, testimonia drammaticamente una situazione vicina all’allarme. Un andamento negativo già in atto che si è acuito a causa delle devastanti conseguenze del Covid-19 sulla vita economica, sociale e, ovviamente, sulle condizioni di salute dei cittadini del nostro territorio. Segnali che ci devono far riflettere e indurre ad agire per evitare conseguenze ancor più gravi della emergenza in atto, che rischiano di lasciarci macerie e danni che sarà difficile riparare”.
E’ quanto afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, commentando l’annuale classifica sulla qualità della vita, pubblicata da Il Sole 24 Ore, che vede la provincia di Latina perdere 13 posizioni, arrivando all’82° posto.
“I dati raccolti da questa indagine rappresentano il primo, certificato elemento, oltre alle drammatiche evidenze sanitarie snocciolate nel quotidiano bollettino sulle vittime del Coronavirus, che ci mostrano la fragile tenuta del nostro territorio di fronte alla crisi in atto. La pandemia sta agendo in maniera profondamente negativa sul tessuto sociale di questa provincia, che si è fatta trovare ancora una volta impreparata e su cui il virus ha avuto buon gioco nell’incidere in maniera negativa, accanendosi su un quadro economico e sociale che non aveva ancora trovato una efficace reazione alla lunga crisi economica in atto da più di un decennio. Una crisi che ha toccato tutte le varie della realtà del territorio provinciale, a cominciare dal capoluogo da cui non sono arrivati in questi ultimi anni segnali di una inversione di tendenza e in cui l’immobilismo, e a tratti l’improvvisazione amministrativa, non hanno saputo dare una direzione, una visione, una prospettiva strategica e, con esse, una speranza alle giovani generazioni, per uno sviluppo virtuoso che potesse fare di Latina il traino per l’intero territorio provinciale. Un immobilismo su cui stanno pesando anche la palude burocratica e l’incapacità di agire di Regione e governo, e il cui simbolo è rappresentato dalla emblematica vicenda della Roma-Latina.
Occorre quindi agire, superare questo immobilismo mettendo in discussione, a Latina come a Roma, persone e strutture che bloccano le capacità di ripresa e che si mostrano insensibili alle reali esigenze dei cittadini. Essere pronti, invece, a saper cogliere opportunità e occasioni: in tal senso il mio sforzo è quello di avvicinare quanto più possibile il territorio all’Europa, percepita come troppo distante e inconcludente, mettendo a disposizione di imprese e istituzioni opportunità di accesso a fondi e risorse comunitarie”, conclude Procaccini.